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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Strutture socio-sanitarie a Foggia: interpellanza urgente dell’on. Lello Di Gioia

L’on. Lello Di Gioia, ha interpellato il ministro della Sanità, dello Sviluppo economico, dell’Economia e Finanze e il ministro delle Attività produttive

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

INTERPELLANZA DELL’ON. LELLO DI GIOIA. Premesso che il 18 dicembre 2012 furono approvati, dal Consiglio comunale di Foggia, quattro progetti riguardanti la realizzazione di altrettante strutture socio sanitarie; pur comprendendo l’urgenza e l’opportunità di realizzare tali strutture, 6 consiglieri comunali chiesero ulteriori precisazioni circa le quattro strutture sanitarie, manifestando più di un dubbio sotto l’aspetto urbanistico, quello della pubblica utilità e, infine, sul fabbisogno di posti letto; tali eccezioni non furono accolte poiché fu dichiarato che non erano stati riscontrati difetti procedurali e che, conseguentemente, gli atti sottoscritti risultavano essere tutti regolari; i dubbi espressi erano determinati dal fatto che si era in presenza di strutture private che utilizzavano il pubblico.

In particolare due progetti avevano suscitato le perplessità di cui sopra: i lavori di manutenzione straordinaria di immobile esistente da destinare a Residenza Socio Sanitaria Assistenziale denominata “Residenza Sorriso”, proposto dalla Società Cooperativa Sociale “Sanità più. Approvazione, ai sensi della legge n. 13/2001, art. 16, comma 2, di un progetto esecutivo per i lavori di manutenzione straordinaria per la realizzazione di una struttura socio-sanitaria, di tipo residenziale con annesso centro diurno e poliambulatorio polispecialistico da ubicare in Foggia, in Viale degli Aviatori 25, proposto dall’Azienda pubblica di servizi alla persona “Marchese Filippo De Piccolellis”.

La ditta “Società cooperativa Sociale Sanità più”, aveva fatto presente nell’istanza presentata al Comune di Foggia in data 19/07/2011, che la medesima aveva la disponibilità dell’immobile di proprietà dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Marchese Filippo de Piccolellis” ubicato in Foggia, in Viale degli Aviatori 25, attraverso un Contratto di Comodato Gratuito stipulato in data 11/07/2011; il progetto prevedeva il cambio di destinazione d’uso, previa esecuzioni dei lavori edilizi di adeguamento e di manutenzione necessari, di mq 351 al Piano Terra e di 870 mq al 1° e al 2° piano dell’immobile in questione, accatastando lo stesso da zona “F” (Area per istruzioni superiori) a zona “F” (Area per attrezzature sanitarie); per la realizzazione del progetto in oggetto era già stato ottenuto un contributo in conto capitale dalla Regione Puglia per il 50% dell’importo complessivo.

Il Comune di Foggia aveva già approvato, nella medesima zona “F”, in prossimità dell’immobile in questione, il progetto di costruzione di una casa di riposo per anziani denominata “Oasi Bianca”, in data 19 settembre 2011; dal sito della Casa di riposo “Oasi Bianca” si annuncia che: “La ASP “Marchese F. De Piccolellis” ha proposto un Programma di recupero fisico/funzionale di una parte delle strutture esistenti e di realizzazione di nuove strutture socio-assistenziali per Anziani per costituire un unico complesso strutturale denominato Casa di Riposo “OASI BIANCA” in Foggia al Viale degli Aviatori n.25, per un costo complessivo di € 3.700.000, di cui € 2.700.000 con i finanziamenti pubblici messi a disposizione dalla Regione Puglia “PO FESR PUGLIA 2007-2013” ed € 1.000.000 con le risorse messe a disposizione dalla ASP De Piccolellis.”

Con il progetto di cui alla lettera b), fu previsto un intervento su una superficie pari a 325,00 mq al piano terra e 870 mq al terzo piano, a probabile completamente dell’opera in questione; Il giorno 8 ottobre 2009, in Bari, nella sede del Servizio Benessere delle persone e qualità sociale dell’Assessorato alla Solidarietà, il dirigente, vista l’istanza presentata in data 12 maggio 2008 dal Commissario Straordinario dell’IPAB PIA FONDAZIONE “MARCHESE FILIPPO de PICCOLELLIS”, con sede in Foggia, con la quale, in esecuzione della deliberazione Commissariale n. 14 del 25 marzo 2008, richiedeva l’approvazione della trasformazione dell’IPAB in Azienda Pubblica dei Servizi della Persona e l’approvazione della proposta del nuovo statuto, confermava tale trasformazione;

Nella determinazione dirigenziale si specificava che il Comune di Foggia non aveva mia nominato i propri rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione dell’ex IPAB. La ditta “Società cooperativa Sociale Sanità più” si costituiva in un periodo successivo alla richiesta, da parte del Commissario Straordinario, della trasformazione dell’IPAB PIA FONDAZIONE “MARCHESE FILIPPO de PICCOLELLIS” in Azienda Pubblica dei Servizi alla Persona.

L’on. Lello Di Gioia, interpella il ministro della Sanità, dello Sviluppo economico, dell’Economia e Finanze e il ministro delle Attività produttive per sapere da ciascuno, per quanto di competenza nelle rispettive specifiche funzioni se corrisponde al vero e, nel caso, per quale motivo il Comune di Foggia non abbia mai nominato i propri rappresentanti nel Consiglio di Amministrazione dell’IPAB PIA FONDAZIONE “MARCHESE de PICCOLELLIS”.

Se rientrava nelle prerogative della ASP “Marchese F. De Piccolellis” la possibilità di affidare in comodato d’uso gratuito alla Società Cooperativa Sociale  Sanità più” , senza avere effettuato nessun bando pubblico né tantomeno aver coinvolto le altre cooperative già preesistenti sul territorio, porzione dello stabile in oggetto, tenuto conto, oltretutto, che tale cooperativa, come è facilmente accertabile, la richiesta si era costituita subito dopo la richiesta di trasformazione dell’IPAB in Azienda Pubblica dei Servizi alla Persona;

Se sia legittimo che, in una medesima struttura pubblica e utilizzando fondi pubblici, si prevedano due interventi similari e se sia ancora la stessa cooperativa a svolgere le attività previste nella struttura in oggetto; Se non si ritenga opportuno, nel caso si dovessero accertare delle irregolarità erariali o quanto altro, intervenire al fine di sanzionare ogni atto illegittimo.

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