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Stop Caporalato: in Capitanata la campagna nazionale della Cgil

Fillea e Flai Cgil hanno avviato un percorso di iniziative itineranti per illustrare la proposta di legge, presidiando e volantinando la mattina le campagne e i cantieri, il pomeriggio le piazze centrali delle città toccate

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Fa tappa in provincia di Foggia la campagna nazionale “Stop caporalato” promossa dalla Cgil e dalle categorie dell’edilizia – Fillea – e dell’agroindustria – Flai - settori nei quali un numero sempre maggiore di operai e braccianti, italiani e migranti, sono sottoposti al ricatto e allo sfruttamento da parte di caporali, spesso al soldo di organizzazioni criminali.

Stime prudenziali della Cgil indicano in  550mila il numero complessivo dei lavoratori nelle mani dei caporali ed in oltre 800mila i lavoratori a nero. Per la Cgil occorre intervenire senza indugi, soprattutto perché la crisi economica sta rendendo questa zona oscura di irregolarità e sfruttamento, di assenza di diritti e di profitti criminali, sempre più vasta ed incontrollabile. E se il fenomeno del caporalato fino a qualche anno fa caratterizzava soprattutto alcune zone del Mezzogiorno, oggi è una realtà radicata e strutturata su tutto il territorio nazionale.

Occorre allora intervenire a partire dalla definizione giuridica di questo reato, non ancora percepito nella sua pericolosità sociale, punito soltanto con una sanzione amministrativa di  50 euro per ogni lavoratore reclutato, e solo in presenza di aggravanti, quali violenza, riduzione in schiavitù, sfruttamento di minori scattano l’arresto e le adeguate sanzioni penali. La campagna STOP Caporalato promossa da Cgil, Fillea e Flai si pone pertanto l’obiettivo di raccogliere consenso diffuso per sostenere la richiesta di riconoscimento del caporalato come reato; di prevedere pene e sanzioni adeguate alla gravità sociale ed economica del crimine; di introdurre clausole di salvaguardia per i lavoratori migranti non in regola col permesso di soggiorno che vogliono denunciare i propri sfruttatori.

Fillea e Flai Cgil di Capitanata hanno avviato un percorso di iniziative itineranti per illustrare la proposta di legge contro il caporalato, presidiando e volantinando la mattina le campagne e i cantieri, il pomeriggio le piazze centrali delle città toccate. Dopo aver fatto tappa a Manfredonia lo scorso 29 giugno, la carovana contro lo sfruttamento toccherà Lucera (4 luglio), Cagnano Varano (6 luglio), Orta Nova (8 luglio) San Severo (13 luglio), Cerignola (14 luglio), Stornara e Stornarella (15 luglio). Ai banchetti sarà possibile sottoscrivere la petizione a sostegno della legge, che è possibile firmare anche sul sito www.stopcaporalato.it.

Le iniziative si concluderanno il 19 luglio a Foggia, con un convegno che si terrà presso l’auditorium di Santa Chiara dalle ore 17, al quale parteciperanno tra gli altri Davide Pati, della direzione nazionale di Libera; l’assessore regionale al Welfare, Elena Gentile; la senatrice del Pd Colomba Mongiello, promotrice di un disegno di legge contro il caporalato; il segretario nazionale della Flai Cgil, Gino Rotella.

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