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Il Poligrafico è ancora nel limbo, L'Abbate: "Questione irrisolta"

Il Decreto Ministeriale che affidava nuovemente alla Cartiera la produzione degli scontrini Lottomatica non è stato ancora attuato. Il deputato l'Abbate: "Nuova interrogazione al Ministro Saccomanni"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Poligrafico di Stato a Foggia: a che punto siamo? Purtroppo ad un nulla di fatto. Almeno secondo il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate del Movimento 5Stelle.

“Dopo aver trascorso in modo, a dir poco, travagliato le festività natalizie, la situazione dell’Istituto Poligrafico Zecca di Stato di Foggia non ha trovato ancora una soluzione definitiva – scrive -  Lo scorso dicembre, infatti, tre deputati del Partito Democratico (da un lato il bergamasco Antonio Misiani e il potentino Roberto Speranza, capogruppo alla Camera, dall’altro Paola De Micheli da Piacenza) avevano presentato due emendamenti che ne avrebbero minato il futuro e che prevedevano che le ricevute del Gioco del Lotto, la cui organizzazione e gestione è affidata a Lottomatica (oggi Gtech S.p.A.), non dovevano essere più prodotte necessariamente dall’IPZS”.

Il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate presentò, dunque, una interrogazione al Ministro dell’Economia e delle Finanze per risolvere definitivamente la questione, al centro anche di una diatriba giudiziaria tra il Poligrafico di Stato e Lottomatica, richiedendo l’attuazione del decreto ministeriale come previsto dall’art. 17-bis del cosiddetto “Decreto del Fare”, che ha inserito a tutti gli effetti gli scontrini del “Gioco del Lotto” tra le lavorazioni delle carte valori che devono essere prodotte dall’Istituto Poligrafico Zecca di Stato.

“Ma, oggi, ad oltre un mese dall’emanazione del decreto ministeriale che sancisce ad ogni effetto di legge che gli ‘scontrini’ sono carte valori assegnate all’IPZS – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) – questa produzione viene realizzata negli stabilimenti privati della ‘P.C.C. Giochi e Servizi’ a Tito (Potenza) e del ‘Rotolificio Bergamasco’ di Bergamo, senza alcun minimo controllo effettuato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”. In questo momento, difatti, perdura la rilevante anomalia che permette la contemporanea circolazione di due tipi di scontrini differenti tra loro: il vecchio tipo prodotto fino a settembre 2013 dall’IPZS secondo i criteri richiesti dal Ministero dell’Economia ed il nuovo tipo di scontrino, prodotto a Tito, senza il rispetto di alcune regola o certificazione ministeriale.

Una situazione che non trova ancora concreta attuazione. Il rischio per la storica cartiera di Foggia è quello di non poter rinnovare 16 contratti di lavoro di apprendisti in scadenza a maggio, dopo non aver già rinnovato il contratto ad altri 6 giovani. “Per questo ho presentato una ulteriore interrogazione al Ministro Saccomanni – dichiara Giuseppe L’Abbate (M5S) – Se è a conoscenza di questa assurda situazione deve metter quanto prima riparo, dando attuazione al decreto ministeriale emanato, risolvendo l’anomalia della doppia tipologia di scontrini in circolazione. Ricordo che il Gioco del Lotto è proprietà dello Stato e che gli scontrini vengono tuttora utilizzati come ricevute per canone Tv, bollo auto e altre tasse”. 

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