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Sit-in di protesta degli addetti alla pulizia delle scuole della Puglia

Si terrà venerdì mattina sotto la sede della Dussmann a Modugno, sede della società che ha l'appalto in Puglia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Le Organizzazioni Sindacali FSI e Cobas del lavoro privato organizzano Venerdì 27 Gennaio a partire dalle ore 9,00 un sit-in sotto la sede della Dussmann a Modugno (Bari), sede della società che ha l'appalto in Puglia delle pulizie delle scuole e di piccola manutenzione denominata "scuole belle" .

Lo scopo del sit-in è quello di  denunciare la drammatica situazione nella quale versano i lavoratori che operano negli appalti di servizi di pulizia, ausiliariato e rispristino del decoro degli istituti scolastici  di tutta la Puglia  a causa delle continue violazioni degli istituti contrattuali e dei verbali di accordo sottoscritti in deroga al CCNL, da parte della DUSSMANN Service.

La FSI ed il Cobas hanno già dichiarato da tempo lo stato di agitazione sindacale considerato il permanere delle problematiche relative alle situazioni lavorative.
Le richieste di incontro inviate da parte delle scriventi OO.SS. per cercare una soluzione ai continui abusi, ritorsioni e ingiustizie alle quali sono costretti a sottostare i lavoratori sono rimaste lettera morta. Per questo li andiamo a trovare noi. A fronte del loro comportamento omissivo.

La vertenza riguarda le seguenti argomenti: errato applicazione degli accordi sottoscritti presso il MIUR del 28 marzo e 6 giugno 2014 relativi ai lavori di manutenzione degli immobili scolastici; violazione Accordi del 5 maggio 2014 e del 15 gennaio 2015 relativi all’ istituto Banca Ore e ai trasferimenti temporanei dei lavoratori; mancata informazione sulle procedure di licenziamento collettivo attivata dalla DUSSMANN e non comunicata ai lavoratori; mancata informazione sull’ accordo sottoscritto in data 28 novembre presso il Ministero del Lavoro e dei successivi del 29 novembre e 5 dicembre 2016 presso il MIUR a Roma, riguardante la chiusura della procedura di licenziamento collettivo attivato dalle aziende e il ricorso alla FIS(fondo integrazione salariale). 

La situazione è peggiorata con il  FIS (fondo di integrazione salariale) che ha previsto di lasciare a casa tutti i lavoratori  per tutto il mese di Dicembre 2016. Ancora più caotica la situazione di Gennaio 2017, dove i lavoratori rimangono a casa senza nessuna informazione. Le grandi organizzazioni sindacali hanno concordato  inoltre che tale indennità sarà erogata dall’INPS, quando mai arriverà , con grave danno economico ai lavoratori che resteranno senza stipendio o con metà stipendio (400 euro mensili) per il periodo che va dal 1 dicembre 2016 al 31 gennaio 2017.

Si ritiene pertanto che non vi siano i presupposti per poter accettare tale situazione che sta mettendo in seria crisi economica molte famiglie che hanno solo questo reddito per cercare di sopravvivere.

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