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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Rizzi attacca 'Sinistra Italiana': il caso ‘Foggia’ “si è risolto in una bolla di sapone”

Domenico Rizzi fa sapere che solo 7 su 439 avrebbero detto di non essere a conoscenza dell'iscrizione al partito. "I non allineati sono stati estromessi dal sistema di controllo delle tessere"

Domenico Rizzi - a alcuni consiglieri e assessori della Regione Puglia - non hanno preso parte alla tre giorni del congresso di Sinistra Italiana in programma da venerdì 17 a domenica 19, “perché siamo sempre più convinti che ciò che si è discusso nella manifestazione di “SI Apre” domenica 12 febbraio a Roma, sia l’espressione di una sinistra aperta, popolare, che sappia coinvolgere e voglia prendersi la responsabilità di governare e che possa rappresentare un progetto politico in grado di parlare a un’area ben più vasta”.

Per l’ex segretario provinciale di SEL, “la cosa più aberrante, ciò che ci ha letteralmente disgustati, è stato scoprire dal verbale della Commissione del congresso che tutto il ‘caso’ tesseramento a Foggia e provincia si è risolto in una bolla di sapone. Solo 7 su 439 avrebbero detto di non essere a conoscenza dell’iscrizione a Sinistra Italiana. Ripetiamo: è ciò che ha sottoscritto la commissione di garanzia del congresso. Che poi di ‘garanzia’ non è anche per la sua composizione. Quindi un congresso fasullo, truccato, dove i non allineati sono stati estromessi dal sistema di controllo delle tessere. Un vero e proprio colpo di stato”

Per Domenico Rizzi si sarebbe impedita la partecipazione “concentrando nei capoluoghi di provincia i congressi stessi, non rispettando il regolamento ed i principi più elementari di partecipazione e coinvolgimento”.

Quindi, aggiunge, “l’apice di questa manovra autoritaria si è avuta colpendo in primo luogo Foggia e annullando il suo congresso provinciale. Si è proseguito poi concentrando ad esempio su Roma il congresso regionale, impedendo non solo la partecipazione degli oltre 500 iscritti di Civitavecchia ma anche di tutti quelli del resto della regione Lazio. E potremmo citare tanti altri esempi in tutta Italia di situazioni analoghe. Mentre si è agevolata certamente la Toscana dove si è consentito di svolgere più congressi territoriali. Quindi prendiamo atto di un partito che nasce sulla base di esigenze familistiche e padronali”

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