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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Peschici

Risiko leghista, dopo Foggia conquista Peschici. All'armata si aggiunge il sindaco Tavaglione: "Mancava solo lui"

Dopo Franco Landella, il primo cittadino della Perla del Gargano si appunta al petto la spilletta di Alberto da Giussano. Sarebbero pronti nuovi ingressi nel partito di altri amministratori della Capitanata

Carri armati e bandierine del risiko leghista erano già piazzati nel territorio di Peschici. "Mancava solo lui". In sei su dieci in Consiglio comunale avevano aderito alla Lega, compresi il vicesindaco, il presidente e diversi assessori. E ora anche il sindaco Franco Tavaglione ha ufficializzato il suo ingresso nel partito di Matteo Salvini. "Ma aveva già la tessera", precisa oggi il segretario provinciale della Lega Daniele Cusmai. Il Capitano aveva già imbarcato Rocco Vecera, Salvatore D'Arenzo, Nicola Tardivo, Nicola Martella, Jonathan Caputo e Domenico D'Amato.

Eletto quattro volte sindaco, la prima nel lontano 1998 e l'ultima nel 2018 con la lista civica Progetto Peschici, Franco Tavaglione è il secondo sindaco della Capitanata ad aderire, dopo il primo cittadino della città capoluogo, Franco Landella, accanto a lui quando è stato formalizzato il passaggio alla presenza del deputato Claudio Durigon. Si sono fatti immortalare con i santini di Camilla Tavaglione, candidata al Consiglio regionale. Ora i leghisti tifano per il terzo, Primiano Di Mauro, unico candidato sindaco di Lesina. Non è più leghista, invece, il sindaco di Apricena, Antonio Potenza.

Alle ultime elezioni europee, nel 2019, a Peschici la Lega è risultata il primo partito con il 43,7%. Non sorprende, dunque, la scelta di Franco Tavaglione e non produce certo scossoni. "È chiaro che la Lega sia cresciuta tantissimo in questo comune. Stiamo aggregando le forze migliori e di qualità che si vogliono mettere a disposizione del progetto - gongola il segretario Cusmai - Siamo un partito che cresce."  La famiglia si allarga. Ci sarebbero altri amministratori in predicato di passare alla Lega. "Ce ne sono tanti, devo ammetterlo, perché il progetto è attrattivo, c'è tanto entusiasmo. Stiamo trasmettendo l'immagine di un partito che porta con sé idee e voglia di realizzare fatti e non chiacchiere e questo sicuramente attrae amministratori che hanno voglia di fare". Per il momento, non intende fare nomi.

Ai leghisti scivolano addosso contestazioni e critiche ormai all'ordine del giorno dopo la conferenza stampa di Matteo Salvini nella sala consiliare del Comune di Foggia. "Noi andiamo avanti per la nostra strada, sono gli altri che dovrebbero avere argomenti migliori e invece parlano di noi - conclude Cusmai - Ma evidentemente non comprendono che la gente non li segue più".

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