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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Rignano Garganico

"Quella di oggi è una delle pagine più vergognose della nostra comunità"

Il commento di Luigi Di Fiore, il sindaco di Rignano Garganico sfiduciato da sei consiglieri comunali, tre di maggioranza e tre di opposizione

L'ex sindaco di Rignano Garganico commenta la decisione di sei consiglieri comunali - tre di maggioranza e tre di opposizione - di porre fine anzitempo all'amministrazione comunale in carica, a due mesi dalle amministrative del 12 giugno. "Oggi si è raggiunta la massima espressione del senso di responsabilità che contraddistingue questa gente" tuona Luigi Di Fiore. "Loro che fanno i tuttologi, che si ergono a uomini sapienti, profondi conoscitori del mondo della politica, che millantano di virtù e capacità al di sopra di tutti, che si muovono promettendo sviluppo, lavoro e prosperità".

E' un fiume in piena il 32enne, da poche ore ex sindaco del comune più piccolo della Montagna del Sole: "Questa mossa l’avrei capita se in programma, oltre alla normale amministrazione, non ci fosse stato nulla. Peccato che si stava discutendo di importanti scadenze, oltre a quelle dei due bilanci, relative alla presentazione di progetti per milioni di euro. Ma loro questo non possono comprenderlo perché non sono abituati a vedere al di là del proprio naso, a intercettare eventuali importanti occasioni per cercare di inseguire e accorciare la distanza con lo sviluppo, l’occupazione, i bisogni dei giovani e delle famiglie a loro tanto caro solo nelle chiacchiere"

Tra i tre amministratori della maggioranza che hanno abbandonato Di Fiore, c'è soprattutto il vicesindaco Giosué Del Vecchio, promotore della lista 'Viva Rignano Viva' con Emanuele Di Fiore, cugino di Luigi, candidato sindaco. 

"Da questa mattina, almeno per il momento, termina la mia esperienza politica da sindaco della mia cara comunità. Ho cercato di svolgere il mio ruolo con dedizione, passione e amore per la mia terra e la mia gente, dando sempre il massimo e cercando di non lasciare mai nulla al caso. E, soprattutto, lavorando in ogni cosa e per ogni cosa al solo scopo di arrecare del bene, col sorriso sul viso e con la coscienza pulita. Il tempo è galantuomo e prima o poi restituisce quanto hai dato, ne sono certo. Io, con i tanti che hanno creduto e credono nella nostra terra, nelle nostre idee e, perché no, nei nostri sogni, continueremo a metterci a disposizione della comunità, lasciando da parte chi, assetato di potere per il solo scopo di apparire, ostenta valori dei quali poi non si vede nemmeno l'ombra.  Adesso prepariamoci ad accogliere il commissario, che traghetterà l’Ente, con l’ordinaria amministrazione, senza alcuna possibilità di intercettare finanziamenti (e le scadenze erano tante considerati i tempi del Pnrr e di altro), fino alle elezioni del 12 giugno. In quell’occasione, quando entreremo nella cabina elettorale, ricordiamoci l’11 aprile 2022, giorno in cui si consuma una delle pagine più vergognose della storia della nostra comunità" conclude Di Fiore.

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