Carnevale, il cinquestelle di Foggia che voleva "salvare il Movimento" prigioniero di Rousseau: "Non riesco a uscire"
Sebastiano Carnevale definisce la piattaforma Rousseau "un sistema occulto". Vorrebbe cancellarsi ma non ci riesce. Dibattistiano, voleva fare una guerra politica a Rosa Barone. Voterà ancora il Movimento 5 Stelle
"Mi sarei voluto candidare semplicemente per recuperare il vecchio Movimento e cancellare quello attuale". Sebastiano Carnevale voleva scardinare il sistema dall'interno e il sistema gli ha negato l'accesso. È stato bannato dalla piattaforma Rousseau. "Vorrei uscirne, non posso, perché oggi per assurdo, paradossalmente, non mi posso loggare, sono stato bloccato".
Dibattistiano, attivista dal 2012, non appartiene a nessun Meetup da cinque anni, quando le lotte intestine si sono incancrenite. Intimamente, sente ancora che il suo compito è "salvare il Movimento". Si professa sincero e leale, "qualità che non viene apprezzata in politica, viene messa al bando, e io ne sono l'esempio vivente".
È convinto di aver subito una serie di angherie e in questo ultimo anno si è sentito come un marito tradito dalla moglie, che nonostante tutto la ama ancora. Sui social ha fatto a pezzi il Movimento, e questo non depone a suo favore nella fabbrica pentastellata del consenso. "Non ho mai negato le mie responsabilità perché nell'ultimo anno su Facebook ho disintegrato il M5S, Luigi Di Maio e company. È giusto che venga messo al bando ma che abbiano l'onesta intellettuale di dirmelo", ammette in premessa, ancorato alla visione originaria del Movimento, che oggi avrebbe sconfessato se stesso. Ingrossa la schiera dei delusi e del dissenso. La rivolta della base serpeggia tra i profili.
"A livello locale, ho commesso l'ingenuità di confessare che mi sarei voluto candidare con il solo l'obiettivo di dichiarare guerra - politica non umana perché la rispetto sul piano personale - a Rosa Barone". Rimpiange un meccanismo che non esiste più Recall: il portavoce si rimetteva al giudizio della base. E i referenti locali per lui hanno potere decisionale anche sulle candidature.
A Foggia salva l'eurodeputato Mario Furore, che definisce amico fraterno, ma in fondo riconosce l'esperienza riveniente da oltre un decennio di attivismo anche ai nemici giurati. Alle Regionarie Sebastiano Carnevale ha fatto un errore tecnico che ha ammesso candidamente: "Ho tralasciato le e-mail del M5S e mi sono perso il termine ultimo della presentazione delle candidature". Con l'intercessione del deputato Giorgio Lovecchio, che lo aveva messo in guardia - al 90% non ce l'avrebbe fatta - ha tentato di rimediare provando a rientrare per il rotto della cuffia, dimostrando la buona fede. "Il termine ultimo è un fattore tecnico (erano passate 24 ore). Mi avrebbe contattato un facilitatore regionale. Una di quelle figure che ha inserito Luigi Di Maio per complicare maledettamente le cose". Si è sentito rispondere che non avrebbe potuto candidarsi perché non si loggava su Rousseau da almeno un anno.
"Nulla di più falso. Il sottoscritto, non più tardi di otto mesi fa, insieme all'attuale parlamentare europeo Mario Furore, era candidato alle Parlametarie per la Puglia al primo turno. Meno di sei mesi fa ho risposto al quesito in cui Rousseau mi chiedeva se volevo o meno che il Movimento aderisse al Pd e io ho digitato no". Dallo scambio di e-mail con il facilitatore si evince che la richiesta datata 18 febbraio risultava ormai fuori tempo massimo, e la candidatura non poteva essere accettata, salvo la disponibilità a segnalare i problemi di accesso al portale allo staff di Rousseau.
"Dopo i tantissimi tentativi di login ho ipotizzato di essere stato fatto fuori. Ma le credenziale erano sempre le stesse. Il sistema automaticamente ti dice che la password è sbagliata per non dirti che è un anno che non ti sei loggato. Mi hanno impedito di votare anche i miei amici che si erano candidati. Ho richiesto una nuova password. Non l'ho ancora ricevuta dopo due settimane. Se metteranno un sondaggio sul referendum non posso esprimermi, se voglio andare sul blog e suggerire emendamenti, modifiche alla legge, non lo posso più fare. Perché ho parlato male del Movimento in un anno? Me lo dicessero e mi cancellassero. Voglio loggarmi per essere cancellato, posso avere questo diritto? Non voglio che loro abbiano più la mia carta d'identità in mano, i miei dati sensibili, non li autorizzo più. La procedura di cancellazione è prevista e loro mi impediscono anche questa libertà. È un sistema occulto".
Ma nel segreto dell'urna, alle prossime elezioni regionali, Sebastiano Carnevale persevererà. "Voterò Movimento Cinquestelle, perché non è fatto di persone. È un'idea. Sono ancora convinto che quella idea possa esistere e che all'interno del Movimento ci siano persone che si sentono come dei leoni in gabbia e non hanno il coraggio di fare quello che ho fatto io".