Imbrattato il cippo commemorativo dei martiri delle foibe. Finamore: “Scritte infamanti”
Domenica mattina i militanti di CasaPound hanno ripulito le scritte "Commemorate sto Carso" o "10, 100, 1000…"
“L’amministrazione provveda alla pulizia immediata del cippo di piazza dei Martiri Triestini, alla riqualifica della piazza e alla rimozione delle scritte infamanti”. A chiederlo erano stati gli attivisti di CasaPound, che avevano altresì ricordato che il monumento era coperto di sterpaglie e imbrattato con frasi ingiuriose come “Commemorate sto Carso” o “10, 100, 1000…”. Ma domenica mattina i militanti dell’associazione si sono recati sul posto e hanno provveduto personalmente alla pulizia del cippo commemorativo.
“Queste scritte – ha commentato il responsabile provinciale di Cpi Foggia, Rocco Finamore – sono frutto dell’ignoranza e del cieco odio ideologico di chi, ancora oggi, si schiera dalla parte delle belve titine e offende la memoria di centinaia di giovani italiani che, con esempio e sacrificio, hanno difeso la nostra Patria e il tricolore. Il Comune prenda una posizione perché la civiltà di una città si misura anche dal rispetto verso i propri caduti”.
Il monumento è stato eretto per commemorare i martiri delle foibe e il giovane esule fiumano, ma originario di Foggia, Leonardo Manzi, ucciso all’età di quindici anni dalle forze di occupazione britanniche del generale Winterton. Con Manzi furono barbaramente trucidati anche Saverio Montano, Piero Addobbati, Erminio Bassa, Antonio Zavadil e Francesco Paglia, gli ultimi tre reduci della RSI, accusati di aver partecipato alla sommossa di giovani triestini durante le celebrazioni del 4 novembre del 1953.