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Dimissioni Buonarota, Urbano è un fiume in piena: “Arrivismo sfrenato non paga in politica"

Il segretario di Socialismo Dauno al contrattacco: "Non è possibile accettare certe lezioni da chi ha sempre effettuato il salto della quaglia, a seconda dei propri interessi personali"

Il segretario cittadino di Socialismo Dauno, Alberto Urbano, non ci sta e replica alle dichiarazioni rilasciate dal dimissionario Luigi Buonarota: “Sono dispiaciuto della polemica e delle parole usate dal consigliere comunale Luigi Buonarota. Socialismo Dauno è e resta un movimento politico in cui la trasparenza, la condivisione e la democrazia sono pane quotidiano. Ogni scelta o decisione è sempre stata accompagnata da discussioni nei vari organismi che  compongono Socialismo Dauno, condivise dalla base dei compagni che si riconoscono nelle idee e nei programmi del Movimento”.

Il consigliere comunale di Foggia aveva sottolineato come tutti si uniformassero, a prescindere, al ‘Lonigro pensiero’. “Socialismo Dauno non ha un solo uomo al comando, ma tanti uomini e donne che discutono ed alla fine trovano una sintesi. Il caro Buonarota attacca il consigliere regionale Pino Lonigro con inesattezze e dichiarazioni al limite della buona educazione e decenza, oltre che con offese gravi rivolte a tanti compagni che la pensano diversamente da lui. Perche etichetti le persone che non condividono il tuo pensiero e modo di fare come ‘Lonigro pensiero a prescindere’? Cosa vuoi intendere, caro Buonarota, che i compagni non hanno idee o che sono pecore alla  mercé di Lonigro?” sbotta Urbano.

E punge ancora: “La verità, caro Luigi, è che la totalità della base del Movimento la pensa diversamente da te, che una volta eletto ti sei eclissato pensando che i voti da te ottenuti alle scorse comunali siano il risultato esclusivo del tuo impegno e non anche di quello di tanti uomini e donne di Socialismo Dauno, che ti hanno sostenuto. L’arroganza mista a presunzione e arrivismo sfrenato non paga in politica. Inoltre non è possibile accettare certe lezioni da chi ha sempre effettuato il salto della quaglia, a seconda dei propri interessi personali. Ti ricordo che cinque anni fa eri candidato col centrodestra. In democrazia le idee, i programmi, e le soluzioni si discutono, si votano e alla fine si condividono. Vale anche per chi la pensa diversamente.

Il segretario cittadino conclude: Per quanto riguarda invece la polemica sul voto del ballottaggio dell’8 giugno, ne abbiamo discusso tantissime volte, caro Luigi, e la decisione ufficiale di Socialismo Dauno è stata quella di non andare a votare. Se poi qualcuno ha voluto contravvenire a quanto deciso - a partire da te, che dalle ore 16 del  6 giugno hai mandato messaggini per far votare Marasco,  consentendo così ad altri di dare indicazioni contrarie - non potevamo certamente prevederlo, né tantomeno potevamo obbligare gli elettori a non votare. La nostra è stata un indicazione politica che molti hanno rispettato, anche se qualcuno si è poi comportato diversamente. La democrazia, caro Luigi, è anche questa. Buona fortuna!”.

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