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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

NON a Landella, t'avevamo tanto amato: "Perché Lambresa sì e noi no?"

Il Nuovo Ordine Nazionale dell'ex candidato sindaco di Foggia, Giuseppe Martorana, sbotta contro Franco Landella, accusato di non aver mantenuto promesse fatte in campagna elettorale

Appena 180 voti alle scorse comunali, ma l’appoggio a Franco Landella al ballottaggio. Il Nuovo Ordine Nazionale dell’ex candidato sindaco Giuseppe Martorana chiede conto al primo cittadino di “promesse fatte in precedenza ma non mantenute, benché avesse firmato una lettera di intenti, che prevedeva la presenza del movimento che lo aveva appoggiato in campagna elettorale all'interno delle partecipate, lasciando a lui libera scelta del posto e della mansione da affidare” affermano.

E proseguono: “Abbiamo lasciato che tutto fosse compiutoAbbiamo atteso che il sindaco si insediasse, che componesse la giunta, che nominasse gli assessori e che venissero nominate il resto delle cariche comunali. Siamo rimasti "a guardare" cosa succedeva, ricordando al sindaco, di tanto in tanto, che tra i suoi doveri c'era anche quello di mantenere le promesse che ci erano state fatte ai tempi della sua candidatura. Così abbiamo chiesto udienza, una, due, tre, quattro volte. Ma il silenzio del candidato, ormai divenuto sindaco, stava già dando i primi segnali che non promettevano nulla di buono.

Poi, in questi giorni, il primo cittadino ha fatto le sue ultime scelte, portando a se le persone da inserire nei CdA delle varie partecipate. E con questa ultima azione abbiamo avuto definitivamente chiaro il quadro che si stava delineando nel corso di tutto questo tempo. Dopo aver cercato, ed ottenuto, l'appoggio elettorale del Nuovo Ordine Nazionale, Franco Landella si è nascosto tra i meandri delle stanze comunali per evitare di dover mantenere le promesse fatte in precedenza”.

Ma perché Lambresa sì e noi no? E’ soprattutto questo il motivo che ha spinto il movimento di estrema destra a spiattellare gli accordi – presunti o tali – con il sindaco di Foggia: “Comunque sia, questi sarebbero i grandi "cambiamenti significativi" effettuati dall'attuale sindaco. Stessi suonatori, stessa canzone”.

Esponenti del movimento che rivendicano i voti portati al ballottaggio, “determinanti per la vittoria finale e senza i quali Landella avrebbe continuato a fare il consigliere comunale e l'impiegato all'Ufficio d'Igiene”. “Ma – aggiungono – si è dimostrato persona incapace di mantenere gli accordi presi in campagna elettorale. Abbiamo dovuto constatare che è inattendibile, che promette già sapendo che non manterrà l'impegno preso”.

Proseguono e concludono: “Franco Landella, nei nostri confronti, ha un debito morale che inizia nella figura della persona e finisce con la sua carica di sindaco. Un debito che non è stato saldato, benché il debitore dica allegramente di non avere "cambiali politiche" da onorare. Dal canto nostro, possiamo dire che in ogni caso ci abbiamo guadagnato, perché abbiamo avuto ragione, sin dall'inizio, nel dire ai nostri candidati che non bisognava fidarsi, che ci avrebbero considerati solo per ottenere quella manciata di voti necessaria alla vittoria elettorale che neanche Lucia Lambresa poteva dare. Una volta ottenuto ciò che volevano, saremmo ritornati ad essere "gli impresentabili". E così è stato”.

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