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Foggia 5 Stelle: “C’è un meetup copia-incolla di ‘Daunia chiama Molise’”

Gli attivisti: "Ci sono sostenitori del "Comitato Referendario Daunia chiama Molise' iscritti al Meet-Up "Cinque Stelle Foggia"

E’ ancora "guerra" tra meetup del Movimento 5 Stelle a Foggia. Infatti, gli attivisti del gruppo ‘Foggia 5 Stelle’, uno dei sette presenti nel capoluogo dauno, puntano il dito contro i cugini dei “Cinque Stelle Foggia”, che sarebbe - sempre secondo i componenti del meetup che fa riferimento al portale wwww.foggia5stelle.eu – “il copia-incolla” del ‘Comitato Referendario Daunia chiama Molise’. "Guerra" che - come dichiarato mesi fa da Luigi La Riccia - potrebbe mettere a rischio la partecipazione dei grillini alle amministrative 2014 di Foggia.

Comunicato Stampa ‘Foggia 5 Stelle (Movimento Foggia)

“Se da anni la Capitanata, anzi parte di essa, o Daunia che sia, che storicamente è una parte della provincia di Foggia, chiede con una manciata di adepti polimorfi politicamente di distaccarsi amministrativamente dalla regione Puglia per accedere al confinante Molise, possa chiamarsi progetto primario per la risoluzione di tutti i problemi che ha, vuol dire che si tralasciano le serie problematiche che da anni la attanagliano. “Daunia chiama Molise” e non più “Moldaunia” il progetto che il Comitato Referendario per tal fine sta portando avanti.

Una sequela di richieste alle istituzioni, chilometri di carta stampata per riuscire a convincere presidenti di enti e sindaci di comuni dapprima e perorare la causa e poi approvarla nei relativi consigli. Tentativi leciti da parte di chi crede nel progetto e “tanto di cappello” per la pluriennale pazienza a portarlo avanti. Peccato che negli anni il progetto, non subendo per fortuna trasformazioni nel fine, abbia subito quello delle persone che lo promuovono.

Difatti, il progetto nacque da un’idea dell’Ing. Gennaro Amodeo coinvolgendo semplici cittadini desiderosi di cambiamento, di non stare “sotto scacco mamma Bari”. E fin qui tutto ok. Poi la volta, dopo l’ennesimo “niet” da parte delle istituzioni locali che non approvavano le richieste per un referendum informativo popolare. Quella svolta che fece illuminare la lampadina a chi con la politica partitica si fa breccia nella società civile. Riunioni, tante per decidere come procedere e con chi e particolarmente a chi demandare il compito di far accettare ai politici le pratiche burocratiche. Materiale cartaceo passato da un cassetto all’altro, e tutti di diverse sigle di partito, che ovviamente corrispondono a nomi di politici.

Dirigenti di partito dal peso importante, anche onorevoli, che in campagna elettorale si prodigavano a spendersi verso il loro elettorato e poi dimenticavano il progetto. Ed ancora il solito “niet”, l’ultimo dopo le recenti elezioni amministrative della città di Foggia. E qui l’idea, non molto laboriosa ma efficace: rinnovare il nome da “Progetto Moldaunia” a “Comitato Referendario Daunia chiama Molise” e suoi consociati. Oggi, difatti, alcuni di quei cittadini desiderosi di cambiamento sono andati via e lo capirete poi, mentre altri se ne sono aggiunti e con loro, sotto mentite spoglie associative, chi nel MoVimento 5 Stelle ha colto la chiave di volta.

A Foggia di Meet-Up verso il M5S se ne contano, ahinoi, sette, ma uno in particolare è il “copia-incolla” del 'Comitato Referendario Daunia chiama Molise' con l’aggiunta di una Confederazione di Produttori Agricoli foggiana che ha nella figura di Luigi Inneo la presidenza sia della confederazione, sia del comitato.

Mentre il Meet-Up “Cinque Stelle Foggia”  è quel “copia-incolla” che ha nelle figure di Lorenzo Malgieri, vicepresidente vicario del ‘Comitato Referendario Daunia chiama Molise’ ed ex candidato al Consiglio comunale di Ascoli Satriano alle elezioni amministrative del maggio 2011, il cordone ombelicale con il Meet-Up suddetto e Franco Cuttano, un sostenitore della Daunia chiama Molise e organizer dello stesso Meet-Up. Con loro, naturalmente altri sostenitori del 'Comitato Referendario Daunia chiama Molise' e iscritti al Meet-Up “Cinque Stelle Foggia”, come Nunzio Lops.

Daunia chiama Molise o Moldaunia a 5 Stelle? Il vento spesso fa brutti scherzi a bandiere sfilacciate da cambi di casacche sottocoperta e spesso qualcuno va dove soffia il vento, partitocrazia al seguito. Il Movimento 5 Stelle non può subire quest’onta partitocratica; il suo fine a Foggia è ridare dignità a una città lacerata dalla mancanza di lavoro, di cultura e istruzione, di infrastrutture, di legalità e senso civico, di cambiare il volto a quella politica che nei volti da trent’anni ha promesso fumo e divorato carni altrui. Se qualcuno con qualcosa ha pensato di riciclarsi, cambi contenitore; questo è puro. Altro che Moldaunia”.

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