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Scontro Mongelli-Benvenuto, MeP: “O ci si salva insieme o tutti a casa”

I consiglieri comunali Claudio Sottile e Francesco Paolo De Vito: “Saprebbe una gestione commissariale gestire adeguatamente i conflitti sociali che attraversano la nostra comunità?”

Lo scambio di accuse tra il sindaco e il consigliere comunale e commissario cittadino del PSI, Angelo Benvenuto, ha spinto i consiglieri comunali del MeP, Claudio Sottile e Francesco Paolo De Vito, a ricomporre i cocci di una maggioranza che rischia seriamente di cadere con un anno di anticipo rispetto alle elezioni amministrative del 2014.

SOTTILE E DE VITO | “Spiace registrare, e proprio nell’immediata vigilia della Pasqua, un durissimo botta e risposta tra il consigliere comunale del PSI Angelo Benvenuto e il sindaco di Foggia Gianni Mongelli. Uno spiacevole scontro istituzionale che, senza voler entrare nel merito della querelle, non è assolutamente giustificabile per i toni che sono stati usati da ambedue i contendenti. Non ci sembra, guardandolo da entrambe le prospettive, il miglior viatico per un proseguimento sereno e proficuo del mandato consiliare a poco più di un anno dalla scadenza.

Un’inquietante analogia con le tragiche vicende politiche nazionali ci porta a invitare tutti a un maggior senso di responsabilità, nell’ottica del bene comune dei nostri concittadini. E’ quindi opportuno ritrovare, se ci si riesce, le ragioni che hanno fatto nascere l’attuale maggioranza amministrativa e che ne hanno garantita l’unità nel percorso del risanamento finanziario. Un’unità troppo volte sfregiata da individualismi ed egoismi, da visioni miopi dell’azione politica e amministrativa, da sterili rivendicazioni da primi della classe o da illusori tentativi di rifarsi verginità perduta in nove anni di condivisione amministrativa.

Unità nelle cose da fare per la città, aprendosi a un fattivo dialogo con le forze politiche della  minoranza e soprattutto con la città tutta, attraverso le voci della cittadinanza attiva  dell’associazionismo e dei movimenti. Se così non fosse riteniamo che sarebbe ineludibile porre fine a questa esperienza amministrativa e restituire ai cittadini il diritto di scegliersi la propria amministrazione.

Un’Amministrazione che a nostro parere non vedrebbe più il centrosinistra governare perché non si potrebbe ammettere un fallimento e dopo un anno ripresentarsi come se nulla fosse, confidando in un’improbabile poca memoria dei cittadini. Insomma, in parole povere, per noi o ci si salva tutti insieme o si va a fondo tutti. Se si trattasse solo della sopravvivenza politica di una parte, poco o male; purtroppo sono le conseguenze per i cittadini che ci preoccupano: saprebbe una gestione commissariale gestire adeguatamente i conflitti sociali che attraversano la nostra comunità?”

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