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Altro che dimissioni, Roberto mostra i muscoli e si difende “dall'attacco personale e politico”

Assente in commissione consiliare per improrogabili impegni istituzionali, l’assessore alle Politiche Sociali, “amareggiata per l’ennesimo torto subito” risponde alla accuse dei ‘Fratelli della Stazione’

Che l’assessore alle politiche Sociali non piacesse a molti (da un punto di vista meramente politico, si intende), era una cosa abbastanza nota. Le dichiarazioni rilasciate durante il dibattito “Integrazione e legalità: binomio possibile”, tenutosi lo scorso 17 gennaio nell’ambito del Syngheneia days”, ha accresciuto il malcontento tra i suoi oppositori. Nella giornata di oggi presso la sede delle commissioni consiliari, era previsto un incontro tra i consiglieri comunali e lo stesso assessore. “Chiederò ai Consigliere tutti di redigere un documento nel quale chiedere al Sindaco Landella, non solo di revocarle la delega, ma di rimuoverla da assessore”, aveva dichiarato ieri il consigliere comunale Mainiero, nell’annunciare un incontro chiarificatore, aperto anche a stampa e membri delle varie associazioni, tra il gruppo consiliare e l’assessore. Incontro che di fatto non c’è stato.

Perché in una nota firmata dal dirigente Nicola Ruffo, l’assessore ha annunciato la sua assenza. Imprecisati ma improrogabili impegni istituzionali, la motivazione addotta. “Come consigliere, prima che come presidente di questa commissione consiliare, mi sento offeso per l’assenza dell’assessore”, le dichiarazioni a caldo di un accigliato Antonio Vigiano. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Luigi Buonarota. Più prudenti Lucio Ventura e Luigi Fusco, secondo i quali è giusto prima accertare i motivi che hanno giustificato la mancata presenza all’incontro. Una situazione piuttosto surreale, che ha generato un nulla di fatto, insomma. Un nuovo capitolo di una storia destinata a proseguire.

“Strumentale, personale e politico, diretto alla mia persona e al partito che rappresento in Giunta”. L’assessore ai Servizi Sociali Erminia Roberto, si difende dagli attacchi provenienti dalla politica e dal mondo dell’associazionismo, dopo il caso denunciato da ‘I Fratelli della Stazione’, evidenziando “contraddizioni sin troppo latenti ed evidenti”: “Ritengo piuttosto singolare richiedere espressamente e platealmente  le dimissioni di un assessore, e al tempo stesso elogiare e ringraziare l’Amministrazione comunale di cui fa parte, e quindi indirettamente il suo stesso operato, poiché le politiche sociali dell’ente fanno riferimento diretto proprio all’assessorato, e non potrebbe essere altrimenti. Inoltre lo stesso assessore al ramo è presidente del Coordinamento istituzionale dell’Ambito Territoriale di Foggia, che svolge un ruolo determinante – d’intesa con l’Asl – per l’indirizzo politico di attuazione del Piano Sociale di Zona della città di Foggia. Non un semplice spettatore, insomma, ma un riferimento concreto per quanti operano nel terzo settore”

Erminia Roberto spiega: “Nel mio intervento ‘incriminato’ non ho in alcun modo leso la dignità di chicchessia, né ho voluto sminuire il ruolo di associazioni e di quanti sono quotidianamente impegnati in un’azione meritoria di volontariato: ho ritenuto e ritengo doveroso, invece, ricordare e rimarcare il ruolo e l’impegno dell’Amministrazione comunale per i ‘senza fissa dimora’. Impegno che ha determinato – anche su mia precisa e ferma volontà - la volontà di ampliare la precedente convenzione con la Caritas diocesana Foggia-Bovino, aumentando il numero di posti letto disponibili presso la parrocchia di Sant’Alfonso de’ Liguori e incrementando il relativo budget. E ho, al tempo stesso, ritenuto altrettanto doveroso difendere l’assessorato da me guidato e rappresentato, e nel quale operano una serie di figure professionali di altissima qualità e sensibilità, e l’Amministrazione tutta, dalle accuse di insensibilità e indifferenza, in merito a una tematica così delicata, e dal silenzio che troppo spesso accompagna il nostro operato”.

L’associazione di volontariato Fratelli della Stazione aveva chiesto le dimissioni dell’assessore-vicesindaco, “per le affermazioni false e lesive dell’immagine del sodalizio che da oltre quindici anni offre assistenza – gratuita - ai senza fissa dimora italiani e migranti, che vivono nel capoluogo dauno”. Le accuse nei suoi confronti erano arrivate dopo il dibattito “Integrazione e legalità: binomio possibile?” di domenica 17 gennaio, nell’ambito della prima edizione del “Syngheneia day’s”, la giornata senza frontiere organizzata dall’associazione "Ad un passo da te-onlus"-.

Queste le frasi incriminate: “I Fratelli della Stazione è un’associazione di volontariato per modo di dire” perché “tanto volontariato non è”. L’assessore aveva ribadito che l’associazione percepisce finanziamenti dall’Amministrazione Comunale per la gestione della struttura che garantisce l’accoglienza a 15 senza fissa dimora, “mettendo più volte in dubbio la natura volontaria delle attività svolte dall’associazione e la sua dignità morale”.

I Fratelli della Stazione avevano precisato “di non aver mai percepito un euro dall’Amministrazione Comunale di Foggia e che la convenzione per il “Progetto Casa Santa Maria del Conventino: servizio mensa e dormitorio per senza fissa dimora, stranieri e indigenti presenti in città” è stata stipulata dall’Ambito Territoriale di Foggia e dalla Caritas Diocesana Foggia-Bovino – Fondazione “Fasano Potenza” ONLUS, e prevede € 40mila per il potenziamento del servizio presso il dormitorio della Parrocchia Sant'Alfonso de' Liguori. Ed evidenziato che “la somma per il funzionamento del dormitorio non è stata ancora versata dall’Amministrazione Comunale e che la stessa Caritas ha anticipato le prime spese per il proseguimento del servizio in sinergia con i fondi stanziati dalla Fondazione Banca del Monte”

Si leggeva ancora nel comunicato della onlus che “l’assessora Roberto ha inoltre accusato l’associazione di farsi «tanta pubblicità”, affermando che «anche sull’ultima vicenda di Nonno Libero, si è fatta tanta pubblicità ai Fratelli della Stazione e non è mai stata nominata l’Amministrazione Comunale”.  Un’affermazione falsa, visto che l'Associazione ha pubblicamente ringraziato l'Amministrazione Comunale sulla propria pagina Facebook per quanto di suo dovere operato in relazione alla nota vicenda, ma anche offensiva per i volontari dell’associazione e della Caritas che operano silenziosamente da anni in favore di chi vive per strada”.

Altro che dimissioni, l’assessore rilancia e si dice disponibile a qualsiasi confronto con chi opera a servizio della collettività: “Pur ritenendo che la politica si debba fare nelle sedi opportune, e non in maniera strumentale, non temo ovviamente alcuna azione legale nei miei confronti (“L’associazione dei Fratelli della Stazione e tutti i volontari, infine, stanno valutando l’eventualità di adire per le vie legali contro l’assessora Roberto per tutelare e difendere il nome dell’associazione i cui volontari si dedicano alla cura e all’assistenza dei senza fissa dimora, sacrificando energie e tempo a famiglia, lavoro ed affetti, senza aver ricevuto e senza pretendere compensi ed elogi da parte dell’assessorato alle Politiche Sociali per le attività svolte”), consapevole come sono della bontà delle mie azioni e della mia abnegazione, sensibilità e coscienza, e del profondo rispetto che nutro per il ruolo che attualmente ricopro e per la collettività chiamata a valutare e giudicare il mio operato, alla quale sento di rispondere e risponderò ogni attimo di ogni giorno. Sono pronta e disponibile, nonostante l’amarezza e l’ennesimo torto subito, a qualsiasi confronto con chi opera a servizio della collettività, in particolare per le persone meno fortunate e ai margini, come cittadina prima ancora che amministratore. E a collaborare con ancora più coesione ed efficacia per il solo fine di migliorare la qualità della vita delle persone meno fortunate e più bisognose di attenzioni e servizi”.

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