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Aggressione Borgo Mezzanone, Bordo e Riccardi con i residenti: “Presidi fissi e sgombero della baraccopoli”

Il parlamentare del Pd e il sindaco di Manfredonia condannano fermamente l'episodio di violenza avvenuto ieri: "Subito un posto fisso di polizia. Tutelare in primis la serenità e la sicurezza dei cittadini di Borgo Mezzanone"

Arriva la ferma condanna per il grave episodio di aggressione che ha visto protagonista un cittadino africano, ospite del Cara di Borgo Mezzanone, che nel pomeriggio di ieri avrebbe aggredito e scippato un’anziana residente del posto.

"E' gravissimo quanto accaduto a Mezzanone. Bisogna attivare immediatamente i presidi fissi di sicurezza per scongiurare il rischio che la conflittualità tra i residenti e i migranti esploda ancora più drammaticamente di quanto già è accaduto", le parole dell’on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera.

“Nella borgata foggiana convivono con sempre maggiore difficoltà i circa 700 residenti, gli oltre mille richiedenti asilo politico ospitati nel CARA e le centinaia di migranti accampati in una baraccapoli, evidenzia Bordo.

L’episodio ha scatenato la reazione dei residenti che hanno bloccato gli accessi al Borgo a tutti i mezzi del trasporto pubblico che fanno da staffetta tra Foggia e il Cara: “La protesta esplosa ieri dopo l'atto violento compiuto nei confronti di una signora da parte di uno straniero – continua Bordo - è seguita con molta attenzione dal Prefetto di Foggia, che questa mattina ho sentito personalmente per rappresentarle tutta la mia preoccupazione. Ho anche inviato un messaggio al ministro dell'Interno Minniti per ribadire la richiesta di attivare immediatamente nella borgata una postazione fissa della Polizia di Stato. Non basta che le auto di Polizia e Carabinieri pattuglino più frequentemente l'area; ai cittadini bisogna offrire un punto di riferimento, un luogo in cui recarsi quando si avverte un pericolo e delle persone alle quali rivolgersi per ottenere tutela”.

“Non è più possibile che la borgata sia sempre di più allo sbando e venga quotidianamente messa a repentaglio la sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico. I residenti sono in rivolta e preoccupati e, considerando il momento storico in cui viviamo, non è possibile dargli torto”, l’accusa del sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi.

“Sarebbe troppo facile prendersela solo con chi già versa in condizioni difficili, nello Stato italiano che, una volta allocati questi immigrati sul nostro territorio, rinuncia ad esercitare il proprio dovere di controllo e di vigilanza, ma occorre trovare una soluzione definitiva ad una emergenza che da straordinaria non si deve trasformare in ordinaria per una comunità, come quella di Borgo Mezzanone, che li ha accolti in maniera civile e democratica sin dal primo momento”, ha continuato.

Si torna dunque a pensare al potenziamento del sistema di videosorveglianza nell’area abitata e della necessità di sgomberare la baraccopoli dove, come ha evidenziato Bordo, “mancano il rispetto della dignità umana e la legalità”.

“I cittadini della borgata sono sempre stati accoglienti con le migliaia di rifugiati e migranti passati dal CARA o impiegati nelle aziende agricole, ma le tensioni quotidiane rischiano adesso di produrre conseguenze difficili da governare, anche sul piano dell’ordine pubblico. Ecco perché è necessario fare ogni sforzo per gestire al meglio il sistema dell'accoglienza e offrire una risposta concreta all'istanza di sicurezza proveniente dai residenti di Mezzanone", ha concluso il parlamentare del Pd.

Gli fa eco Riccardi: “Le popolazione è oltre il limite della sopportazione, perché serpeggia un diffuso sentimento di timore misto ad impotenza rispetto ai soprusi subiti; una situazione che diventa sempre più incandescente e che rischia di diventare ingovernabile con le forze a nostra disposizione. Non voglio essere tacciato di razzismo, ma il mio intervento nasce dalla necessità di tutelare in primis la serenità e la sicurezza dei cittadini di Borgo Mezzanone che non possono essere aggrediti in casa loro, come è quasi accaduto in questa ultima occasione”.

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