Sanità privata: la solidarietà di D’Emilio e Cusmai agli imprenditori, aI lavoratori e ai sindacati
Ciccio D’Emilio e Rosario Cusmai esprimono disappunto in merito alla politica della Giunta Vendola, colpevole di sacrificare i finanziamenti alla sanità privata per coprire i debiti della sua fallimentare gestione sanitaria del 2010
Con la previsione di un ulteriore taglio di trecento milioni alla sanità privata per il prossimo biennio l’indegno atteggiamento con il quale la Regione sta bistrattando questo settore per coprire i buchi generati dal malgoverno Vendola è ormai chiaro a tutti e a risentirne è soprattutto la Capitanata, dove l’imprenditoria locale si trova costretta, suo malgrado, ad annunciare licenziamenti, messe in mobilità ed esternalizzazione di servizi".
Con queste parole gli esponenti Pdl Ciccio D’Emilio e Rosario Cusmai esprimono disappunto in merito alla politica della Giunta Vendola, colpevole di sacrificare i finanziamenti alla sanità privata per coprire i debiti della sua fallimentare gestione sanitaria del 2010.
“Tagli indiscriminati e mancanza di trasparenza nella ripartizione dei fondi, cui Vendola ha aggiunto qualche giorno fa la firma sul decreto che aumenta l’Irpef ai pugliesi, il tutto finalizzato a rattoppare il deficit sanitario prodotto dalla sua Giunta. E’ inaccettabile” continua Cusmai “che gli errori commessi in questi scellerati anni di malgoverno vengano riversati sui cittadini già vessati dalle altre tasse regionali in continuo aumento e sui lavoratori del settore privato”
E’ poi D’Emilio a ribadire piena solidarietà e rinnovato impegno nei confronti dell’imprenditoria locale, dei sindacati e dei lavoratori dell’ospedalità privata.
“Non esistono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B ma soltanto il dovere di garantire le stesse attenzioni ad entrambi i settori della sanità, complementari tra loro. Come denunciato a più riprese dai maggiori imprenditori della sanità privata del nostro territorio, come Salatto e Telesforo, la giunta Venfola non divide in maniera equa e motivata le risorse e ad essere penalizzata è sempre la Provincia di Foggia”