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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica San Severo

San Severo si prepara al voto: tra uscenti, outsider e scontri interni, cosa bolle all'ombra dei campanili

Terminata con oggi la pausa natalizia, riprendono tavoli e strategie per la prossima tornata amministrativa. Miglio in campo, scontro al femminile nel centrodestra, M5S diviso. Partito da tempo l'outsider Tricarico

Dopo l’aria natalizia (con l’Epifania le feste si chiudono), è aria di elezioni. E se Foggia arranca nelle scelte, gli altri centri non sono da meno. Nel capoluogo proprio ieri tornavamo a raccontare lo stallo in casa centrodestra, con una Lega che non sceglie il suo candidato, una Forza Italia che non sceglie se partecipare alle primarie o meno, un centrosinistra che non scioglie alcuna riserva (per quanto la seduzione Porreca si faccia sempre più insistente, e questo nonostante sia stato appena rieletto presidente della Camera di Commercio) aspettando di vedere cosa accade in casa centrodestra ed un Movimento 5 Stelle più preso a dividersi che a coagularsi attorno ad una proposta forte e unitaria.

 Negli altri centri la musica non cambia poi molto. Al voto va anche San Severo. Ed anche qui i candidati stentano a decollare. Uscente è Francesco Miglio, sindaco di centrosinistra, che ha già dichiarato di volerci riprovare. Con una coalizione di centrosinistra, chiaramente. Che oggi più di ieri ha bisogno di allargarsi il più possibile, puntellata e ‘benedetta’ dal Partito Democratico, che nelle prossime ore, stando a fonti interne, dovrebbe ufficializzare il suo sostegno. 

Ma il centrosinistra non è l’unico a tardare. E’ in buona compagnia. Nel centrodestra, infatti, che altro non dovrebbe fare che declinare in scala locale il grande consenso maturato a livello nazionale, continuano a permanere le divisioni. Lo scontro pare ora essere tra due “figlie d’arte”: Caposiena e Bocola. Ieri avrebbe dovuto tenersi una riunione tra Forza Italia e Lega per parlare di primarie. Che però non ha avuto più luogo. A confermarlo a Foggiatoday è il segretario provinciale Raffaele Di Mauro per il quale “Forza Italia (che ancora non ha sciolto le riserve sui gazebo, ndr) deve assumere un linea univoca in ogni centro, a Foggia, come a San Severo o a Lucera. Motivo per cui, non si può andare a briglie sciolte, ferma restando la volontà di tenere il centrodestra unito” dice l’azzurro. La candidata del centrodestra ideale sarebbe la forzista Rosa Caposiena, figura d’opposizione a Miglio distintasi negli ultimi anni e cresciuta politicamente, donna di partito, fedele e messasi al servizio anche delle cause più ostiche. Dunque, quasi di “diritto”. Ma, come in tutte le competizioni elettorali, ci sono le velleità più disparate: e se Anna Paola Giuliani non pare più essere in campo (gli addetti ai lavori danno in calo le sue quotazioni), la Lega pare essersi spostata su Marianna Bocola, attuale presidente del consiglio comunale, elemento dell’amministrazione Miglio e, pertanto, figura che, ove così fosse, imbarazzerebbe non poco il partito di Salvini, che si troverebbe a sostenere un profilo  evidentemente di centrosinistra. Contro la carta Bocola non c’è solo il suo ruolo di presidente del consiglio comunale attuale ma anche la progettazione, qualche mese fa, di un programma di rilancio proprio del centrosinistra per la tornata 2019. Lo spostamento oggi a 360 gradi, verso la destra sovranista, resta incomprensibile ai più nella base leghista e potrebbe essere fonte di imbarazzo per i vertici. Da qui (anche) lo stallo.

Contro la destra sovranista (e contro le politiche anti-immigrazione salviniane) ma anche alternativo all’uscente Miglio c’è l’outsider Nazario Tricarico, in campo da tempo con il suo progetto “Città civile”, un civismo pragmatico e calato sul territorio, non legato ad alcuna corrente nazionale.

C’è poi il capitolo cinquestelle, anche in questo caso preso più dalle divisioni interne che dalla ricerca e condivisione di una figura di alto profilo per capitalizzare il consenso del 4 marzo scorso. Tanto che si ipotizzano che all’indirizzo dei vertici romani verranno inviate ben due liste: allo staff nazionale decidere quale certificare (col rischio che non la spunti neanche una). Né la presenza di una parlamentare sanseverese, Carla Giuliano, riesce a farsi figura di mediazione tra le due frange. Un meet up avrebbe puntato le sue carte su un interno, Gianfranco Di Sabato, attivista; si è in attesa delle risoluzioni del secondo. Fonti interne garantiscono non essere mai stata in campo la proposta Alessandro Mundi, pure circolata a San Severo ultimamente. Commercialista, cognato della Giuliano e cugino di Fabrizio Mundi, coinvolto nella brutta vicenda dello smaltimento illecito dei rifiuti emersa con l’operazione “In daunia venenum”. Molto amico di Primiano Calvo, ex Lega (per la stessa indagine non espulso dal partito ma - come lui stesso ci tiene a precisare in una nota di rettifica- "costretto a lasciare nel 2017" e rispetto alla quale - aggiunge- "ho atti per dimostrare la mia innocenza"), Sandro Mundi, peraltro, è “figlio d’arte”, essendo il figlio dell’ex senatore Vittorio Mundi, forzista, poi passato all’Udeur. “Non c’è nessuna proposta in tal senso” dichiarano categorici dal Movimento.

 Questo il quadro. Non certamente dei più lineari. Ma la chiarezza rispetto a profili e proposte si fa sempre più urgente. La campagna elettorale è alle porte.

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