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Cislaghi e la "bufala" della rotazione dei dirigenti: "Landella conosce il Regolamento?"

Il segretario del circolo "CheGuevara" fa riferimento ad alcuni punti del piano di prevenzione della corruzione del 16.05.2013, a suo avviso poco aderenti alle scelte tracciate dal neo sindaco di Foggia

Dando atto al Sindaco di avere preso un’iniziativa di per se stessa condivisibile - la rotazione dei dirigenti comunali - resta da capire perché abbia voluto sottolineare che questo intervento è stato preso con il “fine di costruire una maggiore coerenza con i nuovi obiettivi programmatici”.

“Un enunciato che desta non poche preoccupazioni perché, in assenza di anche il minimo richiamo alle norme previste dal piano anti corruzione che l’amministrazione ha varato, non riusciamo a capirne la ratio. Viene da chiedersi – puntualizza Giorgio Cislaghi, segretario del circolo “Che Guevara” - perché la rotazione non abbia coinvolto tutti i dirigenti ma, solo per pochi, si sia provveduto solo a piccoli ritocchi delle funzioni attribuite. Forse solo quei pochi dirigenti hanno dimostrato un’azione coerente con i nuovi obiettivi programmatici?”

“Scorrendo l’atto sindacale di rotazione della dirigenza, viene subito da porre una domanda inquietante: ma il Sindaco conosce il piano di prevenzione della corruzione del 16.05.2013 n. 46?”, chiede Cislaghi facendo riferimento, in particolare, al punto 1 (“Al Segretario Generale, considerato la rilevanza dei controlli interni attribuitigli non possono essere più conferiti incarichi dirigenziali e/o gestionali, salvo quelli ove è posto un controllo e/o monitoraggio di Enti pubblici esterni al Comune …  nonché salvo situazioni particolari temporanee (di durata non superiore a tre mesi) ove il Sindaco ritenesse doversi attribuire l’incarico al Segretario Generale”).

“E allora, come giustifica l’attribuzione al Segretario Generale di una marea di competenze in palese contrasto con il piano anti corruzione? Sono tante le “situazioni particolari” che hanno spinto il Sindaco ad attribuire al Segretario Generale la dirigenza di tutti quei settori?”. Ancora, all’articolo 6, al punto due lettera si legge "propone (il Segretario Generale), ove possibile e sentito il Direttore Generale quando nominato, al Sindaco la rotazione, con cadenza triennale, degli incarichi dei dirigenti (e per questi ultimi a cascata) dei Responsabili delle posizioni organizzative ed alte professionalità.

“Il Sindaco ha intenzione di provvedere alla rotazione del personale, come indicato nel regolamento, oppure si ritiene soddisfatto dei cambiamento attuati? Peggio il Sindaco non poteva fare dando l’impressione che abbia solamente voluto dare un segnale, per noi illusorio, di discontinuità dalle amministrazioni precedenti perché, a leggere i suoi primi atti, si è mosso in continuità con la vecchia amministrazione. A fronte di un aggravarsi delle buche stradali dopo le ennesime piogge è riuscito solo a farne coprire alcune, sfruttando fondi residui all’uopo stanziati dalla giunta Mongelli, e rinnovando la promessa di un piano per il rifacimento del manto stradale”.

“Peccato che non abbia potuto leggere il programma di Rifondazione Comunista presentato per le elezioni del 2009, avrebbe trovato utili spunti per delineare meglio il piano più volte promesso. A fronte di un peggiorare della situazione igienica dovuta al caldo umido, anche questo Sindaco, non ha trovato di meglio che chiedere d AMIU di operare le disinfestazioni d’obbligo del periodo dimenticandosi che, a differenza di Mongelli, ora è comproprietario dell’azienda di igiene urbana”.

“A rendersi conto della bufala della discontinuità sono state le persone che hanno protestato per il degrado dei giardini del posteggio Zuretti e, insieme a loro, le persone assegnatarie di alloggi provvisori minacciate di sfratto esecutivo per la morosità dell’ente comunale. Per il momento – conclude Cislaghi - l’unica differenzia che c’è con le amministrazioni precedenti riguarda solo la comunicazione, ora più attenta a dare l’immagine di un’amministrazione che vuole fare, dimenticandosi che governare la città vuol dire affrontare con i fatti e non solo con gli annunci”.

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