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Caposiena non si piega al "ricatto della Lega": "Non partecipo alle primarie, stanno svendendo il centrodestra"

Intervista alla dirigente di Forza Italia alla vigilia della presentazione della candidature alle primarie di San Severo. Affondi contro la Lega foggiana. "Di Mauro ingabbiato". Verso progetto civico

“Di politica, nel senso più nobile del termine, non c’è nulla. Noi stiamo subendo una manovra personalistica da parte dei leghisti foggiani, che se ne fregano del centrodestra locale, per obiettivi che nulla hanno a che vedere con la città di San Severo e le sue esigenze, ma funzionale ad altri scopi, vedi le prossime elezioni regionali”. Un vero e proprio “ricatto politico della Lega su Forza Italia”, in cui “agnello sacrificale è il centrodestra di San Severo”.

Non usa mezzi termini Rosa Caposiena per descrivere quanto sta accadendo nelle ultime settimane all’ombra dei campanili. Oggi, 8 marzo, la matassa avrebbe dovuto dipanarsi ed invece, quando mancano poco meno di 48 ore alla consegna delle candidature alle primarie del 31 marzo (fissata per domenica 10 marzo), la lotta intestina è attivissima. E sta provocando lacerazioni e ferite difficilmente rimarginabili. Soprattutto in casa azzurra.

Ma più in generale nel centrodestra locale, se è vero che, di fronte all’imperativo Marianna Bocola, fino a ieri accanto all’amministrazione Miglio con il ruolo di presidente del consiglio comunale ed oggi candidata Lega ai gazebo, in molti sono coloro che stanno meditando il “fuggi fuggi” e la creazione di un progetto civico alternativo e concorrente al centrodestra ufficiale. Magari con Caposiena candidato sindaco. Il profilo naturale.

Lei sta riflettendo. La scelta non è facile, si tratterebbe di lasciare il partito, dopo anni di militanza, al servizio sempre della stessa causa.

L’avvocatessa azzurra è stata a lungo candidato sindaco in pectore per le elezioni di maggio. Dirigente sempre dello stesso partito, ha ricoperto anche l’incarico di vicesegretario regionale con Luigi Vitali, è stata candidata alle politiche lo scorso anno, facendo registrare a Forza Italia un buon 22% a San Severo. Ma, soprattutto, è stata all’opposizione del governo Miglio per cinque anni. Sul suo nome, inizialmente divisivo, si era riusciti a far convergere anche i più riottosi ultimamente. Finanche la Lega locale, per intenderci. Poi la sterzata: “La Lega foggiana ha perso le primarie nel capoluogo ed  ha intravisto in San Severo il terreno di gioco migliore per prendersi la rivincita e ristabilire i suoi equilibri. A costo di far saltare il tavolo unitario faticosamente messo su in questi mesi” affonda Caposiena. E l’imposizione Bocola è costata la segreteria salviniana anche all’ultimo nominato, Marcello De Filippis, che non è durato neanche 15 giorni. Al suo posto il commissario Raimondo Ursitti.

A nulla sono valsi i documenti delle forze locali per sbarrare la strada ad “elementi che hanno sostenuto direttamente o indirettamente l’amministrazione di centrosinistra di Francesco Miglio”. Bocola non desiste, la Lega foggiana neanche. Caposiena fa sapere che non parteciperà ai gazebo.

Ancora ieri, nell’ennesimo incontro, il segretario provinciale Raffaele Di Mauro, il provinciale dei Fratelli d’Italia La Salandra e Direzione Italia con Franco Di Giuseppe hanno tentato la strada della persuasione nei confronti dell’avvocatessa forzista. Ci si è lasciati dandosi ancora 24 ore di riflessione.

Ma non sono io che devo dare risposte. Io posso solo prendere atto delle loro decisioni e agire di conseguenza” esordisce quando la contattiamo.

Caposiena, ci sta dicendo che la decisione è ormai assunta e definitiva?

E’ esclusa la mia partecipazione a questo genere di primarie. Come ho ribadito più volte, il tema non è personale ma politico: legittimare l’ingresso di soggetti che nulla hanno a che vedere con questo progetto significa ledere la dignità di tutto il centrodestra. Partecipando calpesterei non solo la mia dignità ma quella di un’intera area politica.

Ma il suo segretario provinciale continua a tentare di persuaderla. Evidentemente non la pensa così.

Raffaele Di Mauro è ingabbiato nella logica di sistema, mira a preservare l’unità. Ma l’unità è principio che dovrebbe andare di pari passo con la dignità. Tutti i protagonisti provinciali e regionali dovrebbero comprendere la gravità di quanto sta accadendo a San Severo. E’ come se alle primarie di Foggia, accanto a Franco Landella ci fosse Augusto Marasco. Inaccettabile.

Lei ha parlato a più riprese di ricatto politico, di San Severo “agnello sacrificale”. Perché? Cosa intende dire?

Una serie di concause, in primis la sconfitta della Lega alle primarie di Foggia, hanno fatto sì che in San Severo alcuni leghisti vedessero un varco per riscattarsi in maniera scorretta, mettendo in atto un vero e proprio ricatto politico di larga scala, qual è la legittimazione di personaggi non rappresentativi del centrodestra. E rispetto a questo i partiti, evidentemente, ritengono di doversi piegare. A nostro discapito.

Mi sta dicendo che le primarie sono state decise apposta per creare questo “ricatto”?

Sì. Un ricatto al quale io personalmente non mi piego. Sono donna di partito ma ho una dignità. Anche perché…

Prego

Anche perché finanche la Lega di San Severo, nelle ore della vigilia delle decisione, era giunta a convergere sulla mia candidatura.

Ma, secondo lei, se Bocola non è rappresentativa del centrodestra, se ha fatto parte fino a ieri dell’amministrazione Miglio, se si rischia di dividere e mandare allo sfacelo una intera coalizione, perché questa impuntatura proprio su di lei da parte della Lega provinciale?

Perché è funzionale ad obiettivi personalistici di alcuni esponenti della Lega, come Raimondo Ursitti e Lucio Tarquinio, e a porre in atto un vero e proprio ricatto politico, ripeto, nei confronti della coalizione. Qua la cosa che non è chiara è che la Lega, a prescindere dal risultato delle primarie, continua a non avere alcuna voglia di essere alleato di Forza Italia.

Non è che, forse, la ritengono soggetto vincente, non solo alle primarie ma alle elezioni vere?

A ciascuno le proprie valutazioni. Io le dico che non sarebbe assolutamente percepita come alternativa a Miglio, perché è stata fino a ieri presidente del consiglio comunale, nella sua amministrazione. Dell’elettore bisogna avere rispetto. Altrimenti ti presenta il conto. Prevedo una fuga di voti a favore di Nazario Tricarico o dei cinquestelle.

Sta dicendo che l’operazione non è solo scorretta ma sarebbe anche tafazziana?

Il senso politico di questa operazione non c’è, mi creda. E’ solo una pretesa di alcuni leghisti per ottenere in maniera scorretta una propria pedina nella Lega, calpestando tutte le precondizioni di una candidatura a sindaco, vale a dire impegno, merito e appartenenza indiscutibile all’area politica in cui ci si propone.

Tra l’altro ci sarebbe la cordata civica a “dar fastidio”. Parteciperà?

Sto valutando con saggezza se mettere in piedi questo progetto politico.

Dovrebbe lasciare il partito, però.

E non è scelta facile. Sono sempre stata donna di partito, io. In questo caso però la scelta è tra l’essere donna di partito e mettere sotto i piedi la dignità del centrodestra tutto. Penso che la risposta venga da sé.

Si dice che la ‘cordata civica’ possa svuotare il centrodestra locale. E’ così?

Creerebbe un danno notevole.

I provinciali ne hanno contezza?

Certo, per questo sono venuti ad insistere, così salvo l’unità del centrodestra, che sono disposta a mantenere, sia chiaro. Ma deve trattarsi di centrodestra. Non di un “fritto misto”, come nel caso di specie.

Manca poco. Come finirà?

Spero prevalga il buonsenso e il rispetto per una intera classe politica, che non va svenduta.

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