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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Manfredonia

Inceneritore Marcegaglia, Barone: “Si riesamini l’AIA per garantire salute e ambiente”

L’impianto Eta-Marcegaglia è pronto all’esercizio permanente, ma l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) risale al 14 settembre 2010. Richiesti al Settore Ambiente della Provincia di Foggia i documenti sulle nuove disposizioni di legge

L’impianto Eta-Marcegaglia in agro di Manfredonia è pronto all’esercizio permanente, ma va rilevato che l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) rilasciata il 14 settembre 2010 prevedeva il rinnovo ogni 5 anni, termini successivamente portati a 10 anni, sempre se nel frattempo non sono intervenuti altri motivi per richiederne il riesame. Sollecitata dal minuzioso lavoro del “Comitato contro l’inceneritore di Borgo Tressanti-Cerignola”, è intervenuta nel merito la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Rosa Barone: “Ho opportunamente inviato richiesta via PEC a tutti gli enti locali interessati dagli effetti dell’impianto in questione, quali Provincia di Foggia (Ente procedente) e i comuni di Cerignola, Foggia e Manfredonia, affinché sollecitino un nuovo procedimento di riesame AIA”

“Nello specifico ho provveduto a richiedere al Settore Ambiente della Provincia di Foggia, di conoscere il carteggio intervenuto con l’istanza del gestore sull’applicazione delle nuove disposizioni di legge per la dilatazione dei tempi di riesame da cinque a dieci anni dell’AIA in oggetto, insieme ai termini di gestione della proroga. Inoltre ho chiesto se vi è l’esistenza della ‘Relazione di Riferimento’ in riferimento allo stato di qualità del suolo e delle acque sotterranee e, infine, a tutti gli Enti in destinazione di avanzare richiesta di riesame dell’AIA al fine di conseguire un livello elevato di protezione dell'Ambiente nel suo complesso e di applicare le migliori tecniche disponibili”.

Conclude quindi la consigliera pentastellata: “Viste le continue interruzioni, fra manutenzione ordinaria e straordinaria che l’impianto ha subito negli ultimi anni e le forti e negative ricadute che l’infrastruttura produrrebbe a livello ambientale, confido nella particolare attenzione delle istituzioni nella valutazione di ogni aspetto volto a garantire la salvaguardia della salute pubblica, del territorio e dell’economia locale”. Come ricordato in altre occasioni dal presidente del Comitato, Matteo Loguercio, l’ultima autorizzazione ottenuta da Eta-Marcegaglia, dev’essere impugnata davanti al TAR per opporsi a questa ulteriore concessione, viste le tante incongruenze già rilevate dal Comitato stesso nelle Conferenze di Servizi, ed altre che possono emergere dalla lettura del provvedimento stesso.

Termine ultimo per la notifica del ricorso all’autorità che ha emanato il provvedimento e alla controinteressata Eta, è il 25 gennaio prossimo. Vi è da considerare che Eta chiede gli incentivi ad un impianto che il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), l’organismo che riconosce tali incentivi, non ha qualificato come impianto alimentato da fonti rinnovabili (IAFR), contro il quale ETA ha ricorso al TAR Lazio ed attualmente pende ancora il giudizio.

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