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C'è vita nel PD, che si prepara alle primarie. Giachetti a Foggia: "In campo contro Emiliano e chi ha voluto sfasciarci"

I dem sono in piena fase congressuale. Domenica convenzioni di circolo nel capoluogo. In testa Zingaretti, è sfida sul terzo: Boccia o Giachetti?

Quando le convenzioni sono partite anche nei circoli Pd del territorio foggiano (funzionali, le convenzioni, a selezionare i tre contendenti per le primarie di marzo), la sfida in Capitanata  è su chi si classificherà terzo: il pugliese Boccia o il romano Giachetti?  Quest’ultimo sembra ormai piazzato a livello nazionale, ma Boccia tenta quantomeno di “esserci” in Puglia. Da questo punto di vista, sarebbero frenetici i contatti del rappresentante a Foggia della mozione pugliese, Rocco Lisi, con la mozione più robusta in Capitanata, quella di Zingaretti ( appoggiata dalla maggioranza del partito capeggiata da Piemontese/Azzarone/Bordo) per “aggianciare” qualche voto tra gli iscritti.

Se i primi due “classificati” insomma sono più o meno certi, ossia Zingaretti/Martina (il secondo appoggiato dalla corrente Gentile), l’incognita nella Federazione provinciale è sul terzo candidato.

A Foggia questa mattina è arrivato Roberto Giachetti, sostenuto dal dirigente renziano Lorenzo Frattarolo. “SempreAvanti” il titolo della sua mozione che, in tandem con l’onorevole Anna Ascani, mira a dare continuità al lavoro fatto dai Governi Renzi/Gentiloni. 26 pagine, tre tratti distintivi fondamentali: “Prima cosa – dichiara Giachetti ai nostri microfoni- rivendichiamo fino in fondo il lavoro che abbiamo fatto, in particolare il tratto riformista dei Governi Gentiloni e Renzi. Le altre candidature, a diverso modo, lo rinnegano e addirittura vogliono cancellarlo. In secondo luogo, il rapporto con il M5S e con la Lega: noi siamo contrari a qualunque tipo di accordo con i movimenti populisti, mentre gli altri candidati hanno lavorato per realizzarli questi accordi. Il terzo tratto distintivo riguarda il partito: la norma che prevede la coincidenza del segretario col candidato Presidente del Consiglio riteniamo non possa essere cancellata perché si cancellerebbe il progetto politico del Partito Democratico”.

Duro l’affondo contro chi ha “contribuito a distruggere”. Nel mirino il governatore della Puglia, Michele Emiliano: “Il Pd deve lavorare per rafforzarsi – dichiara Giachetti-, il presidente Emiliano ha cercato di sfasciarlo, la ragione del Congresso è ricostruirlo nonostante questi personaggi”. E sarebbe anche la ragione per cui le urne sono andate male per il Pd. “Sovranismi e populismi – dice il candidato alla segreteria dem- avanzano in tutta Europa, ma non v’è dubbio che se tu da dentro hai un controcanto a tratti più violento e più pesante di quello che fanno i tuoi avversari, non c’è da stupirsi se poi alle elezioni la gente non ti vota. La ragione principale di sconfitta sta  nel lavoro di distruzione fatto nei confronti del governo e dentro il partito da parte di persone che hanno nome e cognome”.

Perché Giachetti? “Noi vogliamo realizzare e compiere fino in fondo il progetto del PD, che non è mai stato compiuto fino in fondo, ha lasciato soli circoli e iscritti elettori – riconosce-. C’è una mozione di 26 pagine in cui disegniamo non solo l’Italia di domani ma dei prossimi dieci anni. Abbiamo bisogno della fiducia e dell’aiuto di tutti perché vogliamo arrivare alla fine di questo percorso vincenti”.

A Foggia la convenzione si terrà domenica 20 gennaio. 

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