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Bordo 'paladino' del Castello di Lucera: "Salviamo la fortezza dal rischio crollo"

Depositata un’interrogazione al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, per conoscere i motivi dell'esclusione della fortezza federiciana dall’assegnazione dei fondi del Programma Operativo Nazionale 2014-2020

Il Castello di Lucera rischia il crollo. E bisogna compiere ogni sforzo per salvare la fortezza. Lo afferma l’on. Michele Bordo, presidente della Commissione Politiche UE della Camera, dopo aver depositato un’interrogazione al ministro dei Beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, per conoscere i motivi della “esclusione del castello dall’assegnazione dei fondi del Programma Operativo Nazionale (PON) ‘Cultura e Sviluppo’ 2014-2020”.

“La fortezza lucerina di Federico II è un bene prezioso oltre che un simbolo dell’intera Puglia, per questo dobbiamo compiere ogni sforzo per evitare che la sua fragile struttura sia definitivamente compromessa dal tempo e dall’incuria”, ribatte Bordo. “La struttura, edificata nella prima metà del 1200 per volontà dell’imperatore Federico II, è in evidente ed avanzato stato di crisi strutturale. Tanto grave da farne temere il crollo a causa dei continui smottamenti della collina su cui sorge e da cui domina buona parte del Tavoliere delle Puglie”.

Il MiBACT è informato delle condizioni della fortezza e presso i suoi uffici è depositato un progetto per il suo recupero strutturale e funzionale. “Motivi in più per l’attribuzione del finanziamento sollecitato dal Comune di Lucera. Conto sulla sensibilità del ministro Franceschini per l’accoglimento della richiesta – conclude Bordo – utile a salvaguardare e rendere pienamente fruibile una delle più preziose e affascinanti testimonianze del magnifico periodo storico vissuto dalla provincia di Foggia durante il regno del Puer Apuliae”.

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