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Fiera di Foggia di serie B. Marti striglia Emiliano: "Comincia ad occupartene"

Rinviata la Fiera dell'Agricoltura di Foggia. Il commento del segretario regionale della Lega, Roberto Marti

Alla luce del pasticcio sulla 'Fiera dell’Agricoltura' di Foggia (leggi qui), il segretario regionale della Lega, Roberto Marti, con estrema urgenza chiede ai livelli istituzionali interessati, a partire dalla Regione Puglia, cosa stia accadendo e le ragioni per le quali "un ente di siffatta importanza non disponga ad oggi degli strumenti necessari per poter lavorare e rilanciarsi. Perché è questo il tema. Non ci sono fiere di serie b: tutti gli enti regionali hanno pari dignità e, come tali, hanno diritto allo stesso grado di attenzione e sostegno” sottolinea.

Il senatore leghista aggiunge: “Non ci sfuggono le problematiche che le fiere stanno scontando nel ‘tempo nuovo’ che stiamo vivendo. A maggior ragione dopo due anni di fermo forzoso causa pandemia. Così come non ci sfugge che è compito della politica e delle istituzioni fare  in modo che questi importanti contenitori si riadattino e rimodellino sulla scorta delle mutate esigenze e modalità di mercato. La Regione Puglia, a cui compete la governance dell’Ente, cosa sta facendo in questo senso? Considera ancora la Fiera di Foggia un elemento strategico per l’economia del territorio? E, in quest’ottica, qual è la strategia di rilancio e come intende realizzarla? Stesso discorso vale per tutti gli enti locali e le organizzazioni di categoria coinvolti nell’amministrazione del salone dauno"

E ancora, scrive Marti, "le fiere sono soggetti a conduzione corale. E, in quanto tali, è necessaria una volontà concorde e plurale che fornisca loro  indirizzi e, soprattutto, risorse per mantenersi in vita e, auspicabilmente, riproporsi in veste rinnovata. Così come sta accadendo per altre fiere regionali e, più nel complesso, in tutta Italia. Funzionano se il team istituzionale e politico funziona. Sarebbe disonesto, oltre che riduttivo, immaginare che il singolo, pur di promanazione regionale, possa sopperire ad assenze e lacune, quando non a disinteresse totale. Tanto più che parliamo di un ente di notevole valore, allocato in un punto strategico della città, che ha in dote circa venti ettari di terreno di completa proprietà e interessato da una serie di lavori pubblici di fondamentale importanza grazie alla capacità che si è avuta nel tempo di intercettare i giusti finanziamenti".

In qualità di segretario della Lega Puglia, il senatore chiede al presidente Emiliano di cominciare ad occuparsi del destino di un ente ad altissimo potenziale per il territorio di Capitanata, e della Puglia in generale, dotandolo degli strumenti giusti per ricollocarsi a pieno titolo nel contesto economico regionale. "Ripeto, non ci sono fiere di serie b” conclude il segretario.

Nei giorni scorsi era stato il consigliere regionale dei Fratelli d'Italia, Giannicola De Leonardis, ad evidenziare "il totale disinteresse della Regione Puglia". "Ci troviamo tristemente di fronte all’ennesimo esempio di affossamento di un fiore all’occhiello della Capitanata da parte del governo regionale"  Secondo De Leonardis, "la Fiera è il polo che ha nell’economia la sua naturale vocazione. E l’agricoltura è il pilastro dell’economia di Capitanata. Serve ripensare totalmente gli spazi, gli eventi, trasformare il quartiere fieristico in un centro polifunzionale che sia di supporto allo sviluppo del territorio e, al tempo stesso, ne sia motore direzionale. Per fare ciò è necessario un dialogo interistituzionale che veda la Regione Puglia riappropriarsi del suo ruolo di coordinamento propulsivo tra i molteplici e vari attori coinvolti per concorrere alla elaborazione di un progetto di rilancio".

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