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La società civile reagisce all'incapacità degli amministratori: a Foggia spunta 'Rinascita e Rose'

Il presidente dell'associazione è Giuseppe Lauda: "Non è che manchi la volontà di fare da parte degli amministratori locali, bensì manca la capacità di fare"

Si è ufficialmente costituita a Foggia, presso la sede di via Cerignola, l’associazione sociale e culturale 'Rinascita e Rose'. I soci fondatori che costituiscono il consiglio direttivo sono stati scelti tra i rappresentanti del mondo imprenditoriale, sindacale e professionisti del settore tecnico, legale, sportivo, del giornalismo, dell’e-government e dei servizi reali alle imprese ed al cittadino. Questi i componenti: Giuseppe Lauda alla presidenza, il vice è Angelo De Luca. Marcello Ferrante, Maurizio Correra, Lorenzo De Lorenzo, Angelo Fragassi, Pietro Lacalamita e Marilena Piancone tra i consiglieri. Antonella Casolaro è il segreterario con le funzioni di tesoriere.

Rinascita e Rose è in fase di accreditamento istituzionale per l’ottenimento del riconoscimento dello stato di Onlus. Nell’esercizio dell’autonomia organizzativa, l’associazione si sta dotando di un comitato tecnico scientifico, composto da esperti del mondo accademico, delle professioni, del sociale e della ricerca scientifica e tecnologica, avente carattere propositivo e di consulenza. “Ad oggi la situazione in cui versa la città di Foggia è ben più grave del previsto, in quanto noi cittadini siamo in balia di una classe dirigente politicamente debole e culturalmente impreparata. Essa persegue la chimera  di acquisire il potere per il potere, non per fare, non per realizzare fini razionali, obiettivi possibili che pervengono da istanze mosse dal basso, dai molti, azioni e scopi volti quindi a perseguire e determinare il benessere comune” afferma il presidente.

Giuseppe Lauda aggiunge: "Non è che manchi la “volontà di fare” da parte degli amministratori locali, bensì manca la “capacità di fare” nel senso che chi si arroga il diritto di amministrare la cosa pubblica ha l’obbligo non solo di ascoltare la voce dei cittadini, ma anche di conoscere bene il quadro sociale e politico istituzionale nel quale è stato chiamato ad operare. Ad ogni modo, tutto ciò manca, poiché l’immobilismo politico e burocratico a cui da troppi anni siamo abituati ad assistere nel nostro territorio, è dipeso dal fatto che chi deve operare e gestire la cosa pubblica non fa altro che promettere di fare, ma nei fatti risulta essere impotente, e tutto ciò avviene perché più i temi sono complessi, più occorrono competenze, anche dal punto di vista tecnico, combinate a conoscenze, affinché i fini da perseguire possano essere realistici.  Pertanto è ovvio che senza un valido ubi consistam da parte delle istituzioni, ogni progetto, espressione delle istanze collettive, è destinato a fallire.

E ancora. "Ecco quindi che in un contesto di profonda crisi sociale, morale, etica, economica nonché politica, laddove le istituzioni hanno perso la capacità di rappresentare le esigenze dei cittadini, la società civile reagisce dando vita nella fattispecie ad una nuova forma di rappresentanza urbana mediante la costituzione di “Rinascita e Rose” a breve “Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale”. Si tratta di una iniziativa che si pone l’obiettivo di perseguire molteplici attività che vanno dall’ambito sociale a quello culturale, filantropico nonchè ambientale, cercando di agire per il benessere della collettività, inculcando al contempo all’interno della nostra società un nuovo paradigma, il “paradigma della rinascita".

Prosegue il presidente Giuseppe Lauda: "Deve essere intesa come ri-nascita ovvero tornare a nascere, nascere a nuova vita, tentando di cambiare le sorti della drammatica realtà socio economica che ci circonda, agendo in modo pragmatico". E conclude: "Spero vivamente che l’entusiasmo con cui abbiamo intrapreso il progetto associativo possa far avvicinare tanti altri cittadini, attraverso il tesseramento e l’attiva partecipazione alle nostre attività che, secondo un programma cadenzato, verranno presentate a tutti coloro che vorranno sposare con noi il “paradigma della rinascita attiva”, principio guida di questa nuova associazione, che vuole essenzialmente muovere all’azione la società civile ovvero porre in essere un’operazione di rischiaramento circa l’attuale situazione effettuale delle cose che ci circondano, per tradursi di conseguenza in una vera e non utopica prassi trasformante ed innovante nell’ambito del  nostro territorio di Capitanata”.

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