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A Palazzo di Città tira aria di rimpasto. Ai vendoliani la “Cultura”?

Gianni Mongelli frena: momento politico-amministrativo delicato. Sel punta i piedi: "A noi l'assessorato di Rocco Laricchiuta". I nomi più caldi sono quelli di Gianfranco Piemontese e Peppino D'Urso

I partiti premono. Ma il sindaco prende tempo. Se rimpasto ci sarà al Comune di Foggia – molto probabile, secondo voci accreditate, dopo due anni di amministrazione Mongelli – questo avverrà non prima della “firma” dei partiti alla riorganizzazione dei servizi comunali.

Entro il 15 maggio i nodi Amica, Amgas, Ataf e relative derivate, infatti, dovrebbe arrivare in consiglio comunale. Da lì al “ritorno della politica” ai vertici delle ex municipalizzate il passo sarà breve. E la nomina dei consigli di amministrazione andrà inevitabilmente ad intersecarsi con quella dei nuovi assessori a Palazzo di Città. Meglio ponderare bene, dunque. Ma SEL spinge.

Nelle prossime ore una delegazione incontrerà il sindaco: al centro l’assessorato alla Cultura lasciato vacante dallo scomparso Laricchiuta, eletto nella "lista Mongelli" ma iscritto al partito di Vendola. Logico che i vendoliani rivendichino la scelta del successore. Ci sarebbe anche il nome: l’architetto Gianfranco Piemontese, per dieci anni sindaco di Mattinata. Ma riconoscere l’assessorato a SEL - forza politica non presente alla competizione elettorale del 2008 - significa per Mongelli esporre il fianco alle rivendicazioni di tutti i partiti approdati in consiglio comunale in un secondo momento, successivo alle elezioni, come i “Moderati e Popolari” e “Socialismo Dauno” (nati dalla scissione rispettivamente con PD e PSI).

Ed un eventuale rimpasto potrebbe lasciare scontenti per strada in un momento delicatissimo per la coalizione di maggioranza. Ecco perché – si vocifera - si preferirebbe sostituire Laricchiuta con il consigliere eletto nella sua stessa civica, Peppino D'Urso. Più facile a dirsi che a farsi, non solo perché D’Urso è iscritto al Pd, ma perchè la sua nomina farebbe entrare in consiglio Celeste Lo Campo, iscritta a SEL ma nella fila della “minoranza vendoliana”: quel circolo Rosa Luxemburg in rotta di collisione con la segreteria cittadina.

Intanto l'odore di rimpasto porta allo scoperto le divisioni che attraversano un pò tutti i partiti: l’Unione di Capitanata vorrebbe sostituire l’attuale assessore all’Istruzione Matteo Morlino con il consigliere Vincenzo Perulli; nel mirino dei socialisti, invece, l’assessore ai Lavori Pubblici, Vinicio Di Gioia. Mentre c'è chi torna ad accarezzare la delega al Bilancio, che il sindaco tiene stretta a sé sin dal suo insediamento. Le bocche restano cucite, anche perchè l'immagine di una maggioranza litigiosa, ripiegata su se stessa a discutere di poltrone e prebende, è l'ultima cosa che ci si può permettere: il rischio che la città nel frattempo imploda, infatti, è molto, molto alto.
 

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