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Festa Unità, Riontino: “Polemiche PD insensate. Scalfarotto aiuti Zapponeta”

Il sindaco di Zapponeta: "Divieto di feste politiche applicate fino a prima della mia Amministrazione, e cioè fino a quando il sindaco di Zapponeta si chiamava Domenico Rizzi"

Giovanni Riontino, sindaco di Zapponeta, replica al sottosegretario alle Riforme del Governo Renzi, Ivan Scalfarotto, che nei giorni scorsi aveva attaccato il sindaco, colpevole, a suo dire, di aver eliminato la Festa dell’Unità dalla programmazione estiva.

GIOVANNI RIONTINO. “Non c’è mai limite all’assurdità e alla follia del PD di Zapponeta. Che si preoccupassero di bazzecole invece di dimenarsi a dare contributi seri per lo sviluppo del nostro paese, lo sapevamo già, ma arrivare a dire scemenze, interpellando addirittura un sottosegretario della Repubblica, è davvero il massimo del ridicolo.

Premesso che ho appreso dalla stampa la volontà di organizzare la festa dell’unità solamente questa mattina, non avendo potuto vedere la posta negli ultimi giorni, mi chiedo quanto sia assurdo montare un caso mediatico, coinvolgendo addirittura l’On. Scalfarotto, quando da parte mia né sapevo né ho dato nessuna risposta in merito a questa richiesta. Capisco l’insensatezza e l’inconsistenza del PD, che ormai è nota a tutti in paese, ma non capisco affatto il comportamento dell’onorevole renziano, che prima di avventurarsi in una querelle sulla stampa, avrebbe fatto bene a verificare la veridicità della questione. Sarei tanto felice di vedere che il Sottosegretario alle Riforme, da autorevole esponente del governo quale è, applicasse la stessa prontezza anche per quanto riguarda gli aiuti necessari di cui Zapponeta ne avrebbe tanto bisogno per risollevarsi dal dissesto finanziario in cui si ritrova.

Ma ritornando nel merito della questione sollevata, io ci tengo a ricordare e a precisare che se ci sono state ordinanze di divieto di feste politiche, queste sono state applicate fino a prima della mia Amministrazione, e cioè fino a quando il Sindaco di Zapponeta si chiamava Domenico Rizzi, la cui appartenenza al SEL è di dominio pubblico. Io non ricordo una sola parola da parte del PD di Zapponeta contro quella ordinanza.

Ma certo è che sono più di dieci anni, che è volontà politica di tutte le amministrazioni che si sono succedute, preferire di non organizzare manifestazioni politiche in piazza nel mese di luglio e agosto. Tanto è vero che il sottoscritto ha autorizzato l’8 giugno scorso la festa in piazza per la vittoria di Elena Gentile senza alcun problema, e finanche la festa della mia coalizione l’abbiamo fatta il 29 giugno. Si capisce bene quindi che ogni anno il PD di Zapponeta fa richiesta per la festa dell’unità o a luglio o agosto proprio per alimentare solamente polemiche.

Ma a differenza di quello che vogliono far apparire, io sono pronto ad autorizzare la festa ovunque loro vogliano, tranne che in piazza. A questa decisione porto l’esempio di Manfredonia, amministrazione storicamente governata dal centrosinistra, che ogni anno organizza la sua festa dell’unità in posti diversi, ma mai nella centralissima Piazza Duomo. Ma qui, a Zapponeta, il PD, oltre a polemizzare, nulla sa fare” questa la dichiarazione del Sindaco di Zapponeta, Giovanni Riontino, in risposta al comunicato apparso sulla stampa da parte dell’On. Scalfarotto in merito alla presunta negazione della festa dell’unità.

A proposito ha voluto dire la sua anche il consigliere di maggioranza Luciano Castigliego, responsabile del comitato Renzi alle scorse elezioni: “Ricordando dapprima la mia fede renziana che ho dimostrato in ogni circostanza elettorale, apprendo con rammarico che il Pd di Zapponeta si sia servito dell’On. Scalfarotto, al quale mi lega la vicinanza politica al Presidente del Consiglio dei Ministri, per esternazioni prive di fondamento. A lui ricordo che io faccio parte di una lista civica che opera per il bene del paese, al di là dei colori politici.

LA MACCHIA DIMETTITI. E mi corre l’obbligo di fargli presente anche come l’attuale segretario locale del PD, Michele La Macchia, venga manovrato da personaggi oscuri, che puntualmente lo portano fuori carreggiata. Che sia poi lui a parlare di democrazia, quando nel suo partito non concede la possibilità di tesseramento a semplici cittadini, è davvero ridicolo. Un burattino non è proprio un segretario di cui il PD di Zapponeta ha bisogno. Farebbe meglio a dimettersi. Non è all’altezza di guidare un partito”.

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