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Ataf, scintille tra Ferrantino e Piemontese. L'assessore tranchant: "Polemiche strumentali"

La stoccata dell'assessore regionale al Bilancio: "Non accetto che chi si trova lì per un'ambigua partita di giro elettorale detti l'agenda di chi rappresenta un’istituzione regionale”

Raffaele Piemontese non ci sta. Le parole del presidente dell’Ataf, Ferrantino, non gli sono affatto piaciute e, sollecito, gli risponde per le rime. “Chi si candida e ottiene la fiducia dei cittadini ha il dovere di occuparsi della comunità che rappresenta; non accetto che chi si trova lì per un'ambigua partita di giro elettorale detti l'agenda di chi rappresenta un’istituzione regionale”.

Così il segretario provinciale del PD di Foggia risponde alle “insensate dichiarazioni del presidente di Ataf SpA: società comunale che, oggi molto più di ieri, corre il rischio di fallire per la sua incapacità di coordinarne adeguatamente la gestione”, spiega. “Voglio rassicurare  Ferrantino, presidente per caso di una società comunale, che sono assai impegnato ad occuparmi della Capitanata e di Foggia – continua Piemontese – avendo anche l'onore di sostenere la bontà del lavoro svolto insieme al presidente Michele Emiliano e alla Giunta regionale”.

Lo testimoniano, a suo avviso, l’azione istituzionale per portare a casa il potenziamento dell’aeroporto ‘Gino Lisa’, l’accordo con l’Amministrazione comunale per la realizzazione del Parco urbano ‘Campi Diomedei’, il trasferimento al Comune dei fondi per la realizzazione dell’Orbitale, il sostegno finanziario all’Università, l’avvio della riorganizzazione della Fiera e tanti altri micro e macro interventi il cui obiettivo è inserire a pieno titolo nell’agenda regionale le questioni che riguardano Foggia.

“Stia pur certo il presidente per caso di Ataf SpA che altrettanto impegno sarà profuso a tutela del patrimonio culturale custodito dalla Biblioteca provinciale ‘Magna Capitana’, per il cui futuro siamo già al lavoro. Ho incontrato sia i lavoratori della Provincia, sia quelli della Biblioteca, sia quelli dell'Ataf e incontro ogni giorno decine di persone i cui bisogni mi sono a cuore in egual misura. Al di là delle sue inconcludenti polemiche – conclude Piemontese – ribadisco la mia seria preoccupazione che il piano di reimpiego del personale non assunto dal gestore della sosta tariffata possa fallire, provocando disoccupazione e disfunzioni operative, come paventato dalle organizzazioni sindacali dell'Ataf e condiviso dal Partito Democratico di Foggia”.

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