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Il riscatto del manfredoniano Tasso, il cinquestelle scomunicato da Di Maio: "Pronto a rientrare nel Movimento"

Sospeso nel marzo scorso, dopo le rivelazioni su una vecchia condanna di primo grado. Di Maio ne aveva chiesto l'espulsione, i garanti decidono di riammetterlo. Il "fine pena" il 15 settembre. Sempre che tutto fili liscio

Il 15 settembre scadrà il periodo di sospensione; dopodichè Antonio Tasso potrà fare richiesta di reintegro nel Movimento 5 stelle. Nient’altro che una formalità. Di fatto il Comitato di Garanzia già nel luglio scorso ha deliberato il rientro del deputato di Manfredonia tra i pentastellati, seppur fissando il “fine pena” a metà settembre. E questo nonostante fosse stato Di Maio stesso a chiederne l'espulsione (e che pare. oggi, continui a non volerlo).

I garanti decidono autonomamente (in realtà lo hanno fatto con numerosi casi, risoltisi positivamente, nonostante le scomuniche politiche iniziali) .“Ho preferito non parlare subito ma aspettare la scadenza del periodo di sospensione” dichiara a Foggiatoday Tasso, che si dice “prontissimo a rientrare nel Movimento”. “I vertici hanno ritenuto il fatto di non particolare gravità e, pertanto, non meritevole di espulsione ma soltanto di un periodo di sospensione” ci dice, sollevato. E certo che il periodo passato dal deputato grillino non è stato dei più semplici.

Candidato nell’uninominale di Manfredonia-Cerignola in vista del 4 marzo, a dieci giorni dal voto la bomba mediatica tirata fuori dal suo competitor Pd, Michele Bordo: vent’anni prima era stato condannato in primo grado per violazione del diritto d’autore, accusato di vendita di cd contraffatti. In piena campagna elettorale il clima si infiamma, il Movimento lo sospende (“avrebbe dovuto dircelo, l’omissione è fatto grave”);  Tasso viene comunque eletto (i 5 stelle fanno cappotto dappertutto grazie al simbolo, a prescindere dalle storie personali).

Oggi il riscatto, in qualche modo. “La vicenda è talmente vecchia da non comparire neanche nella visura storica del casellario giudiziale. Mi appellai alla condanna” continua a spiegare ancor oggi. Quindi la prescrizione, dieci anni fa. A seguirlo gli avvocati Vanni Salcuni e Gianni Fiore, appartenenti al gruppo pentastellato storico in quel di Manfredonia. Più tiepidi gli altri pentastellati, che hanno atteso a distanza il verdetto. “Ma è giusto così – si affretta a dire Tasso, che non vuole certamente aprire altri fronti proprio oggi che ha vinto la sua battaglia-. E’ normale che ciascuno segue il proprio percorso, ha i suoi impegni. E poi non era necessario andare oltre”.

In effetti Rosa Barone, consigliera regionale e esponente autorevole del movimento in Capitanata, si concentra sull'aspetto democratico del Movimento: "La buona notizia è che questo conferma come nel Movimento ci sia ampia democrazia se i garanti hanno deciso diversamente da quanto indicato dal nostro capo politico. Il Gargano ha oggi una voce in più, prosegue il cammino iniziato in campagna elettorale".

Con il reintegro, salgono nuovamente a due i parlamentari 5 stelle di Manfredonia, tre con l’esponente Pd Bordo. Il Golfo può contare su tre rappresentanti. Avrebbe, insomma, tutte le carte in regola per una interlocuzione proficua col Governo, per fare il salto di qualità. “Mi sto occupando di diverse questioni territoriali - ci dice-, di Energas (Di Maio si sarebbe detto contrario, si è in attesa della prossima conferenza di servizi), dell’inquinamento del mare, della faccenda rifiuti a Cerignola, del Tribunale di Lucera”. Tanti argomenti, insomma, e tanti altri ce ne sono: non resta che osservare il lavoro che verrà portato avanti e attenderne i risultati. Visti i numeri in Parlamento, c’è da ben sperare.

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