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Misure anti-crisi, Puglia pronta a eliminare il vincolo della non cumulabilità con gli interventi nazionali: "Modifica di buonsenso"

Esaminato oggi in commissione il decreto legge che poi dovrà passare al vaglio del Consiglio regionale. Sarà ampliata la platea dei beneficiari e presto non saranno più esclusi coloro che già ricevono sostegni al reddito

Presto anche coloro che beneficiano di misure nazionali di sostegno al reddito che, tuttavia, versano ancora in gravi condizioni di crisi potranno accedere all'assegnazione dei contributi stanziati dalla Regione Puglia ed erogati dai Comuni nell'ambito delle misure di contrasto alla crisi economica dovuta alla pandemia.

La Commissione permanente Assistenza sanitaria e Servizi Sociali ha condiviso il disegno di legge n. 77 del 22 marzo 2021, con cui si va a modificare la legge regionale 12 del 2020 'Misure straordinarie per fronteggiare le conseguenze socioeconomiche derivanti dalla pandemia Covid-19’. 

Ad annunciarlo è l’assessora regionale al Welfare Rosa Barone che parla di "una modifica di buonsenso richiesta dai Comuni per ampliare la platea dei beneficiari".

In seguito all’approvazione della legge, la Giunta ha erogato e destinato ai Comuni pugliesi circa 10 milioni di euro. "Nel corso dei primi mesi di attuazione dell’intervento - spiega Barone - è stata rilevata una criticità cui si intende porre rimedio con il disegno di legge, esaminato oggi in Commissione e che poi dovrà passare in Consiglio regionale, ovvero la difficoltà di attuazione del provvedimento in ragione della non cumulabilità dell’intervento previsto con altri interventi stabiliti dalla norma nazionale. Un vincolo che si è rivelato poco adatto ad individuare le emergenze e ad intervenire a sostegno dei potenziali beneficiari viste le numerose misure adottate nel tempo dal governo nazionale. Per questo, molti cittadini raggiunti da misure nazionali di sostegno al reddito, pur restando in una situazione di grave crisi economica, si sono trovati nell’impossibilità di ricevere questo ulteriore sostegno al reddito".

Il dato è stato confermato anche dall’Anci Puglia, che ha effettuato un monitoraggio delle misure. "Le modifiche contenute nel disegno di legge tendono a migliorare la legge, da un lato ampliando la platea dei beneficiari, dando la priorità ai nuclei familiari che non hanno beneficiato di altre misure, ma non escludendo gli altri, che pur beneficiando di misure di sostegno, risultino ancora in gravi condizioni di crisi e necessitino di ulteriori interventi di sostegno urgente - chiarisce - La seconda modifica invece vuole agevolare quei Comuni che, per problemi organizzativi e amministrativi, risultino in difficoltà rispetto all’attuazione di questa misura e decidano di usare le risorse nel quadro della cornice più ampia degli interventi di contrasto alla povertà già attivati con i Piani Sociali di Zona, delegando la gestione della misura all’ambito".

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