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Regionali Puglia 2020

Mistero sulla ripartizione dei seggi in Puglia. Senso Civico supera il 4% ma è fuori, più seggi alle opposizioni a Foggia

Senso Civico supera il quorum del 4% ma non ottiene nessun seggio secondo i dati riportati dal Viminale

E' mistero sulla ripartizione dei seggi pubblicata sul sito del ministero dell'Interno che attribuisce alle opposizioni in Consiglio regionale ben 22 seggi, 17 al centrodestra e cinque al Movimento 5 Stelle. Alla maggioranza vanno solo 27 seggi, di cui 16 al Partito Democratico, sei alla lista Con Emiliano e cinque ai Popolari con Emiliano. 

E' giallo anche sull'applicazione della norma da parte del Viminale che assegna dieci seggi alla provincia di Foggia rispetto agli otto previsti in partenza. 

Il dubbio maggiore riguarda però l'esclusione di Senso Civico, nonostante la lista abbia raggiunto il quorum del 4%, con punte del 5,72% nella Bat, del 4.32 della provincia di Brindisi e del 4.82% di Foggia. Qui Luigi Giorgione è il primo degli eletti con 4mila preferenze. Nulla da fare per Abaterusso, primo degli eletti a Lecce nella lista che ha raggiunto il 4,20% e per l'ex assessore Mino Borraccino nonostante i 6506 voti e il 5,54%. 

“In Puglia si sta operando un furto gravissimo di rappresentanza ai danni della democrazia, stracciando le regole dettate da una legge elettorale che stabilisce chiaramente una cosa: chi supera con il voto degli elettori il 4 % ha diritto a concorrere alla rappresentanza regionale”. È la denuncia di Ernesto AbaterussoMino Borracino e Alfonso Pisicchio, tra i fondatori di “Senso Civico -Un nuovo Ulivo per la Puglia”, una delle quattro liste a sostegno di Emiliano ad aver superato la soglia di sbarramento. E unica a non vedersi attribuire alcun seggio.

“C’è da rimanere francamente basiti: come va considerato lo sbarramento contemplato dalla legge: come un suggerimento, una lieve raccomandazione o un’idea platonica? Un’avvertenza integrata dal sottotitolo “è più prudente fare il 5%”? Non dovrebbe essere la certezza di una regola all’interno di uno Stato di Diritto? – sottolineano -. La cosa curiosa è che lo stesso sito ufficiale che comunica l’esclusione dal riparto dei seggi della lista, certifica che la stessa ha superato il 4,16% dei consensi, e aggiunge un’ulteriore distorsione legata all’attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione del presidente vincente. La legge regionale del 2015 dice che se il candidato presidente raccoglie oltre il 40% dei voti si vedrà attribuire 29 seggi. Ebbene “Eligendo”, invece, ne fa sparire un paio: sarebbero, infatti, solo 27 i consiglieri della maggioranza”.

“Crediamo – concludono - di essere di fronte ad un errore materiale di calcolo e pensiamo di avere il diritto ad una rapida e precisa correzione, ai sensi della legge vigente”.

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