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"14 milioni al Gino Lisa grazie a noi". Fitto contro la "giostra del potere" di Emiliano: "Ridicolo chi si attribuisce meriti"

La pista dell'aeroporto è il terreno di scontro nell'ultimo miglio della campagna elettorale. Il candidato del centrodestra accusa il governatore uscente di aver trasformato la Regione in un luogo di mercimonio elettorale

"Trovo ridicolo e imbarazzante venire qui a prendersi i meriti di un'opera che doveva essere conclusa cinque anni fa e che fu finanziata da noi". Il terreno di scontro tra i due poli opposti in Puglia è la pista del Gino Lisa di Foggia. Il candidato presidente del centrodestra Raffaele Fitto, pur dichiarando di non volerla mettere sul piano del rivendicazionismo, in una conferenza stampa con i segretari provinciali dei partiti della coalizione, ricorda agli avversari che il finanziamento dell'aeroporto fu inserito nella delibera Cipe n.62 del 2011. "L'ho scritta io personalmente". All'epoca era ministro e fu relatore al Comitato interministeriale per la programmazione economica. "Finanziavamo per 14 milioni di euro l'aeroporto di Foggia. L'anno dopo fu siglato l'accordo di programma quadro con la Regione - afferma ripercorrendo la cronistoria - C'era un cronoprogramma pubblico che prevedeva il completamento entro il 2015. Ora la domanda è: come mai siamo nel 2020 e l'intervento non è stato ancora realizzato? E oggi assistiamo alla sceneggiata ridicola di chi passeggia intorno alla pista dell'aeroporto cercando di attribuirsi i meriti ma di un ritardo clamoroso perché da dieci anni non è stato realizzata questa infrastruttura". Ripete, come aveva già fatto dal palco di Piazza Cesare Battisti con Giorgia Meloni, che "il centrosinistra non ha avuto la capacità di realizzare una sola infrastruttura" e che l'ultima è il Gino Lisa, "finanziata dal centrodestra".

Il "peso delle tasse" è un altro argomento cult, perché "la Puglia è la regione con la più alta tassazione d'Italia: paghiamo Irpef, Irap, benzina, metano, rifiuti con l'addizionale regionale, che serve a finanziare questa giostra del potere della sinistra nella quale tutti vengono ancontentati con prebende ed assunzioni agli amici degli amici. Noi vogliamo smontare questa giostra e voltare pagina".

L'europarlamentare di Maglie tira in ballo anche la vicenda delle stabilizzazioni: "In queste ore ci sono dei lavoratori precari che vengono convocati in sale, vanno al tavolo della presidenza, si siedono come degli studenti, firmano un contratto che in teoria trasformerebbe il loro precariato in un contratto a tempo indeterminato, salvo poi leggere delle clausole che testimoniano e dimostrano che non è così, e assistiamo al fatto che Emiliano stia trasformando questa Regione - e lo dico con grande imbarazzo - in un luogo di mercimonio elettorale: è un proliferare di concorsi, promesse e assunzioni. Qualcosa di incommentabile - conclude Raffaele Fitto - che offende l'intelligenza e la dignità dei cittadini pugliesi".

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