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Regionali Puglia 2020

Barone nel mirino del PD, è guerra con i cinquestelle. "Fai i nomi di chi ha comprato i voti". Furore: "Siete ridicoli"

Il Partito Democratico contro la consigliera regionale pentastellata: "Smetta di giocare a nascondino e abbia il coraggio di circostanziare meglio le situazioni denunciate". L'europarlamentare Furore la difende e contrattacca: "Nota ridicola"

A Foggia volano gli stracci tra Pd e Cinquestelle sulla presunta compravendita di voti scoperchiata dalla polizia. Dal segretario provinciale del Partito Democratico di Capitanata Lia Azzarone e dai consiglieri regionali Paolo Campo, Teresa Cicolella e Raffaele Piemontese è partito oggi un richiamo alla serietà e ala responsabilità all'indirizzo della consigliera M5S Rosa Barone per le sue parole che bollano come "assolutamente generiche" rivolte all'opinione pubblica: "Smetta di giocare a nascondino e abbia il coraggio di circostanziare meglio le situazioni denunciate, almeno dicendo se riguardano gli eletti che si apprestano a svolgere importanti funzioni in rappresentanza dei pugliesi. Altrimenti le sue parole possono gettare ombre ambigue su tutti finendo per disorientare l’opinione pubblica".

Il Partito Democratico riferisce, nell'occasione, che il segretario cittadino Davide Emanuele, nel pomeriggio della domenica del voto, ha chiesto l'intervento della Digos denunciando "attività sospette all’esterno di un plesso scolastico in sostegno di un candidato in una lista della coalizione di centrodestra, risultato poi fra i non eletti". Evidenziano come, al contrario dei Cinquestelle, abbiano scelto di non pubblicizzarlo: "Non abbiamo fatto comunicati stampa o spettacolini sui social media".

A replicare, caustico, e a difendere la consigliera regionale foggiana è l'europarlamentare M5S Mario Furore, maggiorente del Movimento in provincia di Foggia: "Il Pd foggiano non ne azzecca una". E passa al contrattacco accusando il partito, in primo luogo, di fare "note ridicole senza essere mai stato tirato in ballo". E poi domanda se non sia lo stesso che "tace sulle vicende di defenestramenti e presunte lottizzazioni del Parco Nazionale del Gargano" e "sulle più grandi operazioni del centrodestra foggiano". 

"Desta molto sospetto - afferna Furore - l’atteggiamento di chi per anni ha sapientemente scelto il silenzio e ora si sveglia da un lungo letargo per attaccare chi ad ogni modo ha denunciato un fatto agli inquirenti".

Il Pd contesta che Rosa Barone si sia "messa a spargere sui media sospetti 'a destra e sinistra', parlando di Foggia, Vieste, Rodi Garganico e chi più ne ha più ne metta, senza circostanziare nulla e quasi lasciando intendere che siano sicuramente irreprensibili solo le campagne elettorali che finiscono con un numero di preferenze non ragguardevole, come quello raccolto dalla stessa Barone".

L'europarlamentare Furore la legge come una irrisione: "Rosa Barone è stata riconfermata e questo è un fatto, ci vuole rispetto dei voti dei cittadini". E contesta la campagna elettorale di Raffaele Piemontese nel ruolo di assessore al Bilancio.

In controluce sembra trasparire uno scontro proprio nell'imminenza della nomina della giunta regionale. C'è chi sospetta che il Pd di Capitanata voglia sbarrare la strada alla consigliera foggiana, menzionata a più riprese tra i papabili assessori. Da qui la reazione dei pentastellati, che rispondono per le rime. 

Con questi presupposti, l'ipotetica alleanza scricchiola, a meno di una mediazione del governatore in persona. 

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