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La scommessa Cicolella ha funzionato: 4mila voti danno ragione alla rivoluzione 'Gentile' del PD

A Cerignola l'indicazione della segreteria cittadina ratificata da quella provinciale si rivela vincente. Hanno avuto ragione anche sul Pd regionale che ha provato a candidare l'europarlamentare a Bari e Lecce

Esiliata nelle province di Bari e Lecce, umiliata nella sua città. Il pollice verso del PD di Capitanata ha mandato al patibolo l'ex europarlamentare di Cerignola Elena Gentile. È stata preferita a lei Teresa Cicolella, arrivata terza ed eletta con 4.020 voti. La scelta si è rivelata vincente. Simbolicamente, è l'anti-Elena. La ratifica della sua candidatura aveva già decretato la prima vittoria della segreteria di Cerignola che aveva messo in minoranza fino a tagliare fuori la corrente della pediatra, col suo delfino Tommaso Sgarro, candidato sindaco nel 2015. A lui l'andazzo era già apparso chiaro quando non gli avevano rinnovato la tessera.

Nel giorno dei ringraziamenti assieme agli altri due eletti del Pd in Consiglio regionale Raffaele Piemontese e Paolo Campo, Teresa Cicolella definisce la sua elezione una "meravigliosa soddisfazione". Esprime gratitudine alla segretaria di Circolo Sabina Di Tommaso per aver creduto in lei, a tutta la segreteria cittadina di Cerignola che "si è messa in gioco in questa campagna elettorale difficilissima" e poi agli amici della sua città che hanno creduto a "questo enorme progetto nonché scommessa", alla segretaria provinciale che "ha voluto fortemente questa candidatura". "Mi aspetta un duro lavoro e sono certa di poterlo fare".

A luglio era scattata la mobilitazione delle donne pugliesi che a partire dall'appello di Titti de Simone, consigliera politica del presidente Emiliano per l'attuazione del Programma, hanno sottoscritto una petizione per chiedere che Elena Gentile venisse candidata. Hanno raccolto centinaia di firme. Qualcuno era arrivato persino ad invocare il commissariamento del Pd di Capitanata. Il 18 agosto è intervenuto il segretario regionale del Pd Marco Lacarra che ha parlato di una candidatura irrinunciabile: "Elena Gentile è una risorsa fondamentale del centrosinistra pugliese". Da qui la comunicazione della decisione presa insieme alla segreteria nazionale e alle segreterie provinciali di Bari e Lecce di proporle la candidatura nei due collegi, da capolista nella città metropolitana di Bari. Ma non a casa sua.

A Bari ha totalizzato 3.616 preferenze ed è arrivata ottava dietro l'ex presidente del Consiglio regionale Mario Loizzo (10.030) e l'ex assessore ai Trasporti Giovanni Giannini (3858) nella lista dei grandi esclusi. Il PD del capoluogo di regione ha eletto, per la cronaca, quattro consiglieri, Francesco Paolicelli (23.032 voti), Anita Maurodinoia (19.843), Lucia Parchitelli (15.856) e Domenico De Santis (14.945). A Lecce è arrivata settima, ha preso 808 voti, e il Partito Democratico salentino ha eletto Donato Metallo (16.847), l'ex assessore all'Industria Turistica Loredana Capone che non perde lo scettro (13.908) e Sergio Blasi (13.539).

Oggi in via Taranto, nella sede della Federazione provinciale, non la nomina nessuno ma tutti rivendicano la bontà della scelta di Teresa Cicolella. Sul caso della convitata di pietra, risponde la segretaria Lia Azzarone: "Io la ringrazio per aver dato il suo contributo al partito democratico, a Michele Emiliano e alla regione Puglia candidandosi a Bari e a Lecce. Dalla Federazione di Foggia un ringraziamento". E sul fatto che il Pd di Capitanata si fosse messo di traverso anche al Pd Puglia, Campo scherza: "È il partito regionale che si è messo contro di noi". A chiudere una volta per tutte il capitolo ci pensa sempre Lia Azzarone: "Il Pd regionale ha preso atto di quella che è stata la volontà politica di un territorio e di un'intera comunità del Partito Democratico di Capitanata". 

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