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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Raffaele Piemontese è il nuovo segretario provinciale del Partito Democratico

Orta Nova e Iaia Calvio decisivi per la vittoria dell'avvocato foggiano. Michelangelo Lombardi si ferma a quota 95. Tra i due uno scarto di 7 delegati e 363 voti assoluti.

Con 102 delegati Raffaele Piemontese è il nuovo segretario provinciale del Partito Democratico. Batte Michelangelo Lombardi, che si ferma a 95 unità. Decisivi sono stati i voti di Orta Nova, che ha concluso lo spoglio in serata, dove Piemontese si è imposto conquistando tutti e 4 i delegati assegnati al circolo.

Non è bastata dunque la vittoria a Pietra Montecorvino e Sant'Agata di Puglia per il candidato di Elena Gentile, che nel pomeriggio è sembrato quasi vicino al pareggio. Orta Nova non fa scherzi e resta fedele alla linea data qualche giorno fa dal sindaco e dirigente di partito, Iaia Calvio, che su Piemontese aveva puntato tutte le sue carte, al pari degli altri circoli apertamente schierati contro l’assessore regionale alla Sanità (vedi San Giovanni Rotondo). Uno scarto di 7 delegati e 363 voti assoluti: Lombardi si ferma a 4934, Piemontese schizza a 5297.

Si chiude così una partita travagliata, giocata per tutto il tempo sul filo di lana tra le due fazioni, intrisa di veleni, ricorsi, denunce di tesseramenti gonfiati e di voto inquinato. Tanto dall’una quanto dall’altra parte. Al punto tale da portare i renziani e civatiani di Lombardi e Gentile ad appellarsi due giorni fa alla parte avversa affinché i giochi cessassero e si tornasse al punto di partenza.

"Il partito è malato" scriveva Ragni, lanciandosi in un duro j’accuse ma tradendo anche un doveroso “mea culpa”. Perché è indubbio che la fotografia del congresso consegnata ad analisti ed agli elettori è quella di una prova muscolare tra Manfredonia e Foggia/Cerignola prima che un confronto sulle idee, o meglio una riflessione sugli errori commessi dal partito in questi ultimi anni.

Mossa tardiva, evidentemente. “The show must go on  (a meno che non ci si voglia lanciare in un ultimo, disperato tentativo di invalidare tutto davanti ai giudici) ed i numeri dicono che Piemontese è colui al quale il Pd ha scelto di affidarsi per il prossimo mandato per ripartire dalle macerie, tante, lasciate sul campo e restituire credibilità ed integrità ad un soggetto politico che da questa fase esce con le ossa rotta e completamente balcanizzato. Compito arduo. All’intelligenza dei protagonisti renderlo possibile.

L’insediamento della nuova assemblea provinciale e, contestualmente, del suo segretario avverrà nella prima decade di ottobre, presumibilmente. In quella occasione sarà eletto anche il presidente del nuovo organismo (una donna evidentemente, posto il rispetto della parità di genere). La convocazione della “cerimonia” va fatta entro il 6 novembre, fanno sapere dalla Federazione provinciale. Nel frattempo la commissione provinciale di Garanzia dovrà esaminare tutti i ricorsi ed i controricorsi già prodotti ed in via di produzione.

Per quanto riguarda solo Foggia città, invece, bisognerà capire quanto il congresso del Pd si incrocerà con le amministrative 2014, e dunque quanto il nuovo incarico del giovane dirigente foggiano (ma anche la sconfitta rimediata nel capoluogo, dove Gentile/Pontone/D’Urso vincono con Rauseo) influenzerà positivamente o negativamente la sua candidatura a sindaco, più volte ventilata. O se, piuttosto, l’esito andrà a rinforzare quella del sindaco uscente, Gianni Mongelli. Ma questa è un’altra storia. Che vi racconteremo molto presto.

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