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Sulla raccolta rifiuti Cislaghi accusa “l’immobilismo” del Comune, “ma anche la Regione è responsabile”

Accuse rivolte al Comune da parte dell’ex sindacalista sul contratto di servizio per la gestione dei rifiuti e sulla differenziata. Ma non manca la stilettata alla Regione: “Applichi l’ecotassa per chi non raggiunge gli obiettivi di raccolta differenziata di legge”

“Cassonetti stracolmi e, spesso, in condizioni indecenti perché rotti, pulizia di strade e marciapiedi che fa desiderare un servizio migliore e l’Amministrazione Comunale, per l’ennesima volta, assicura che è in dirittura d’arrivo la firma del nuovo contratto di servizio con AMIU Puglia. A nulla sono serviti impegni sottoscritti in Prefettura, a nulla sono serviti gli impegni pubblici presi dall’Assessore Morese perché il ‘contratto di servizio provvisorio per la gestione dell’igiene urbana’ è ancora valido dopo oltre quattro anni e mezzo dalla sua sottoscrizione”. Giorgio Cislaghi torna sulla questione rifiuti, e quanto dichiarato non è uno spot per l’amministrazione comunale.

Un’amministrazione tacciata da Cislaghi di immobilismo: “E’ stato più semplice acquistare una discarica esaurita dove non sarà smaltito un grammo di rifiuti, è stato più facile far fallire un piano per la raccolta differenziata finanziato da Regione Puglia con fondi europei, è stato più semplice costruire un inutilizzato Centro Comunale per la raccolta dei rifiuti che sottoscrivere un nuovo contratto di servizio con AMIU Puglia nel rispetto e applicazione delle leggi cambiate nel frattempo”, fa presente l’ex sindacalista.

“All’assessore e al sindaco vogliamo ricordare che sulla G.U. del 22 maggio è stato pubblicato il D.M. che detta i ‘criteri per la realizzazione da parte dei comuni di sistemi di misurazione puntuale della quantità dei rifiuti conferiti al servizio pubblico’ il cui fine è dettare criteri univoci per la definizione della tariffa di servizio per la gestione dei rifiuti urbani residui, cioè per la gestione di quanto residua dalla raccolta differenziata. Questo D.M. mette a nudo tutti i ritardi dell’amministrazione comunale perché, introducendo la novità della tassazione puntuale per utenza singola o aggregata, certifica l’inadeguatezza del sistema di raccolta dei rifiuti prima ancora che i ritardi nell’avviare una raccolta differenziata degna di questo nome e nel rispetto della normativa vigente”.

Cislaghi insiste: “Perché non si adotta un contratto di servizio definitivo? Perché non si vogliono quantificare puntualmente i costi di ogni singola azione di igiene urbana? Forse perché fa comodo scaricare tutto il costo sostenuto per pagare i servizi di AMIU Puglia sulla TARI anche se molti servizi di igiene urbana potrebbero essere pagati attingendo ad altre fonti di “finanziamento pubblico”. E’ il caso del servizio di pulizia e manutenzione delle fontane come è il caso del servizio di disinfezione e derattizzazione che ben poco hanno a che fare con la raccolta dei rifiuti. Perché non è scorporato da totale versato ad AMIU Puglia l’affidamento dell’impianto di biostabilizzazione? Che problema c’è nell’individuare il numero degli addetti, e il loro costo, scorporandolo dai costi del personale per la raccolta dei rifiuti facendo così diminuire il costo totale del servizio?”

Sulla falsariga di quanto dichiarato dal consigliere regionale Rosa Barone, Cislaghi chiama in causa anche la Regione Puglia: “Una cosa è certa: a pagare sono solo i cittadini. Paghiamo per avere un servizio decisamente inadeguato e paghiamo per non avere una raccolta differenziata che farebbe diminuire i costi dello smaltimento in discarica e/o incenerimento dei rifiuti. Regione Puglia non può chiamarsi fuori perché continuare a non applicando l’eco tassa per chi non raggiunge gli obbiettivi di raccolta differenziata di legge non fa altro che alimentare comportamenti poco virtuosi. Il sistema che è riproposto ogni anno, ossia la rilevazione della RD su soli due mesi, non garantisce risultati continui perché, volendo fare un paragone sportivo, mentre la legge nazionale impone di fare una maratona (la RD su tutti dodici i mesi) Regione Puglia permette ai comuni di correre solo una tre chilometri di marcia senza neanche chiedere prestazioni decenti (la misurazione della RD in soli due mesi). Con questi ritmi Foggia arriverà a soddisfare le prescrizioni ambientali in “soli” dieci anni”.

“Giunti a questo punto della vicenda, con una RD differenziata che stenta a crescere adeguatamente, non ci resta che trasferire il “contratto di servizio provvisorio” all’attenzione della Corte dei Conti perché non ci sembra normale che in esso non sia previsto l’obbligo di raggiungere i risultati di raccolta differenziata previsti dalle leggi vigenti. Questa è – conclude Cislaghi - una sconfitta per la politica cittadina incapace di risolvere in oltre quattro anni il problema ma è ormai l’unico strumento che ci rimane per fare pressione sull’amministrazione”.

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