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"Emiliano dica no a Energas". Pressing di Tasso e Barone. E il ministro sta con i manfredoniani: "Va rispettato il loro volere"

Il progetto del mega deposito di Gpl è stato oggetto di una nuova interrogazione del deputato sipontino. Entro il 29 gennaio la Regione Puglia dovrà esprimere il proprio parere sull'impianto, sollecitato a dicembre

"Non posso che confermare quanto già detto: al di là degli aspetti tecnici, in primis, deve essere rispettato il volere dei cittadini e deve essere rispettato l'ambiente del territorio di Manfredonia". Lo ha detto al question time il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, in risposta a un'interrogazione presentata dal deputato Antonio Tasso, capogruppo del Maie, Movimento Associativo Italiani all'Estero, e vice presidente del Gruppo Misto, relativa agli "Intendimenti in ordine alla realizzazione da parte di Energas di un deposito costiero di gpl nel comune di Manfredonia".

Ha ribadito quanto aveva già affermato in occasione di un'altra interrogazione dell'onorevole sipontino datata 2 ottobre 2019. All'epoca aveva testualmente detto: "Ogni tipo di determinazione politica non prescinderà dall'esigenza di rispettare il territorio interessato e di tutelare i cittadini di quel territorio, anche e soprattutto a seguito del referendum consultivo sul tema che, con il 95% di votanti contrari, ha decretato la netta contrarietà dei cittadini di Manfredonia alla realizzazione del deposito". 

Il deputato Tasso ha riproposto l'interrogazione alla luce dell'intervenuto parere paesaggistico della Soprintendenza favorevole ad Energas - "scandaloso, a mio avviso", ha chiosato - del 2 novembre scorso, contro il quale la Commissione straordinaria ha presentato ricorso.

Ha parlato, in premessa, di "una macabra telenovela che dura dal 1998", ripercorrendo sinteticamente la vicenda su cui ha inviato un intero dossier al ministro. Ha elencato brevemente anche tutte le criticità del progetto. "A mio avviso, però, - aggiunge - non si sta considerando a sufficienza la sua incompatibilità sia con il progetto di rilancio del Porto Alti Fondali ad opera della competente Autorità Portuale, che potrebbe rilanciare anche l’attività crocieristica, sia con la vocazione turistica di Manfredonia, da sempre penalizzata per una caparbia e ostinata industrializzazione che, quando è avvenuta come con l’Enichem, abbiamo visto quali danni economici e alla salute ha prodotto".

Il ministro Patuanelli ha ricordato che "non è stato ancora acquisito in modo definitivo il parere della Regione Puglia e la competente direzione generale del ministero dello sviluppo economico ha richiesto alla Regione Puglia il 29 dicembre 2020 di esprimere entro 30 giorni dal ricevimento della nota l'intesa positiva o negativa". Dunque, entro il 29 gennaio.  

"Vale la pena ricordare in questa sede - dice oggi Tasso - che il governatore della Puglia, Michele Emiliano, si è sempre detto contrario a quest’opera, facendone una sua battaglia elettorale sul territorio. L’auspicio è che i fatti siano consequenziali alle parole".

Il parlamentare ha provveduto a inviare una pec a Emiliano, esortandolo a esprimersi negativamente sull'intesa, e un'altra Pec al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per informarlo della vicenda.

Dopo il question time alla Camera è intervenuta anche la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Rosa Barone che ha chiesto alla Regione Puglia di fare la sua parte ed esprimere "un no deciso alla realizzazione dell'impianto per rispettare la volontà popolare".

"Chiederemo a breve l’audizione dell’assessore e dei tecnici regionali per fare il punto della situazione - fa sapere la consigliera pentastellata - non possiamo permettere uno scempio simile".

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