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Qualità della vita: "Foggia ha rinunciato al suo ruolo di leadership, manca un progetto di sviluppo"

Le opposizioni a Palazzo di Città, alla luce delle classifiche nazionali, rilevano come manchi un piano strategico di ampio respiro: "La nostra terra è ormai avvitata in una spirale di degrado senza fine"

"La nostra terra è ormai avvitata in una spirale di degrado che sembra non abbia fine". Lo scrivono le opposizioni al Comune di Foggia, compatte (manca solo la firma di Leo Di Gioia), alla luce delle classifiche nazionali sulla qualità della vita, che vedono la Capitanata all'ultimo posto per Italia Oggi e al 100esimo per il Sole24Ore.

Risultato che per Pippo Cavaliere, Pasquale Dell’Aquila, Giuseppe Fatigato, Lia Azzarone, Sergio Clemente, Giulio Scapato, Anna Rita Palmieri, Francesco De Vito, Rosario Cusmai, Giovanni Quarato, Michele Norillo - in ordine sparso Pd, Cinquestelle e civiche del centrosinistra - rappresenta "l'ennesima ed amara conferma" di quello che denunciano da tempo e che "vale soprattutto per il capoluogo". Per loro c'era da aspettarselo, nella terra della quarta mafia, definita il nemico pubblico numero uno dello Stato, "se nulla viene fatto per invertire la rotta".

Foggia, lamentano, "ha ormai rinunciato al ruolo di leadership della Capitanata, ad essere cioè punto di riferimento per un territorio dalle mille potenzialità, ad oggi inesplose e talune inesplorate. Siamo il Tavoliere delle Puglie, il Granaio d’Italia, abbiamo autostrade e nuovi caselli, stazioni ferroviarie, portuali ed aeroportuali, ma tutto langue perché non ci sono idee e progetti di sviluppo, manca la capacità di disegnare un nuovo sistema economico e produttivo della Capitanata".

La minoranza fa rilevare come le province in testa alle classifiche catalizzino risorse pubbliche non superiori a quelle che arrivano in provincia di Foggia e attraggano investimenti privati creando, però, le condizioni per operare in sicurezza con il supporto di tutto il sistema istituzionale. "Quale attrattività può avere una città sotto il continuo ricatto della criminalità organizzata? Che immagine può dare di sé una città perennemente al buio, con ambulanti e commercianti abusivi che, ad ogni angolo di strada, svolgono ormai in pianta stabile attività illegali di medie-grandi dimensioni?".

Manca, per i consiglieri comunali di opposizione, in buona sostanza, un progetto di sviluppo: "Sono sei anni che il sindaco indossa la fascia tricolore e non è stato finora capace di formulare un piano strategico di ampio respiro per la città, un vero progetto a servizio dei cittadini, dei giovani, degli imprenditori. Impietoso è, infatti, il dato che emerge dallo studio del Sole24Ore relativamente all’indicatore Affari e lavoro (103esimo posto), un dato che potrebbe essere sempre più causa di distacco e di disaffezione dei nostri giovani da una terra che pure offre infinite opportunità di crescita e di investimenti".

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