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Punto di Primo Intervento di Torremaggiore, Lamedica: “Le stesse emergenze di un anno fa”

La nota del consigliere comunale d’opposizione di Torremaggiore, Anna Lamedica

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday

Siamo di nuovo qui, dopo un anno, alle prese con le stesse emergenze. Ancora una volta, come già fatto presente con un documento pubblicato il primo di agosto dell’anno scorso, si è di nuovo verificata la chiusura, nel mese di agosto e nella prima decade di settembre, nella fascia oraria 20,00-8,00, del Punto di Primo Intervento di Torremaggiore, che ricordiamo eroga oltre 7mila prestazioni all’anno, ben al di sopra dei parametri previsti dalla legge. Quindi nel pieno del periodo estivo, quando si registra un incremento della popolazione non solo di Torremaggiore ma anche dei comuni limitrofi dell’Alto Tavoliere, dovuto al rientro  di numerosi cittadini che sono emigrati nei decenni precedenti,  si è verificata , nelle ore notturne, l’assenza di un servizio necessario.

Inoltre, nel medesimo comunicato dell’anno scorso, si auspicava che criticità riguardanti il personale preposto al buon funzionamento dei servizi sanitari che erogano prestazioni in regime di emergenza-urgenza, fossero risolte prima dell’inizio del periodo estivo, cosi come è richiesto, di norma, in sede di buona programmazione. Infatti, anche per quest’anno, sono presenti le stesse criticità non risolte dall’Asl di Foggia e nel contempo si rileva un certo silenzio ovvero uno scarso interessamento da parte del sindaco e dell’esecutivo dell’Amministrazione Comunale di Torremaggiore dove ha sede il Punto di Primo Intervento nell’ambito della più grande struttura del Presidio Territoriale di Assistenza, così come previsto negli atti di programmazione della Regione Puglia.

Pertanto,  limitarsi al solo aspetto della riduzione di orario di apertura  del  P.P.I.,  cosi come pure della riduzione dell’apertura al pubblico della cassa ticket e C.U.P può sembrare, in realtà, che tutto il resto funzioni regolarmente. Purtroppo non è così, in quanto dal più complessivo assetto organizzativo e funzionale del P.T.A, divenuto tale dopo la dismissione e riconversione dell’ ex ospedale di Torremaggiore, si evidenzia che non tutto è stato attivato secondo quanto previsto dalla programmazione regionale ed in particolare dal Regolamento Regionale 4 giugno 2015, n. 14, che definisce all’art. 9  I Presidi Territoriali di Assistenza. Infatti per il P.T.A. di Torremaggiore pur se previste nell’allegato B del predetto Regolamento regionale, allo stato non risultano attivate le seguenti degenze territoriali: Ospedale di Comunità  pediatrico (6 posti letto); RSA R1  per anziani (20 posti letto); posti rene (otto).

Inoltre, non risulta attivato né un centro per l’autismo a ciclo diurno né un incremento delle specialità del poliambulatorio del P.T.A. anzi si assiste ora ad una sensibile riduzione degli accessi al servizio di radiologia con gravi difficoltà per l’utenza presente in un bacino di oltre 30.000 abitanti ove insistono, fra l’altro, nella sola Torremaggiore ben quattro case di riposo per anziani con oltre 100 posti letto.

­Tali lacune ed inadempienze che incidono pesantemente, da tempo, sui bisogni di salute delle popolazioni di questo territorio ed in particolare di quella di Torremaggiore, si rileva, purtroppo, che sono entrate in una fase di letargo prolungato, alla quale si accompagna un vero e proprio disinteresse, al di là di sporadici contatti con la Direzione Generale dell’ASL di Foggia, del Sindaco e della stessa Giunta Comunale che forse ritengono che tali problematiche, pur nella loro complessità, non rientrano tra le loro priorità, assumendo così un livello di attenzione del tutto marginale nei confronti di chi si trova in­­­ situazioni di bisogno per la tutela della propria salute.

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