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Clemente prende le distanze dai quattro consiglieri neo 'Popolari': "Puglia Popolare in aperto dissenso con il governo Landella"

Le precisazioni del consigliere comunale di Foggia e consigliere regionale di Puglia Popolare Sergio Clemente

Il consigliere comunale e regionale di Puglia Popolare, Sergio Clemente, prende le distanze dal gruppo consiliare 'Popolari pugliesi' "che fanno riferimento all'assessore regionale al Personale Gianni Stea", ufficializzato ieri dai quattro consiglieri comunali di maggioranza di Foggia Massimiliano Di Fonso, Pasquale Rignanese, Danilo Maffei e Antonio Capotosto. 

"Mi fa piacere che molti consiglieri comunali della città di Foggia abbiano preso a coltivare le idee del popolarismo. Ma il battesimo di queste scelte, pienamente legittime, libere ed autonome, non impegnano in nessun caso Puglia Popolare che rimane un soggetto politico nato come avamposto strategico dei moderati nel centrosinistra, riconoscendosi nell’assemblea regionale nel gruppo dei  Popolari con Emiliano”.

Clemente precisa il ruolo politico di Puglia Popolare, prendendo le distanze dalla costituzione in seno al Consiglio Comunale di Foggia del gruppo denominato 'Popolari Pugliesi' e dai suoi sottoscrittori.

“Nessun intento polemico ma come commissario del movimento e come consigliere comunale trovo necessario e doveroso ribadire una posizione politica che vede Puglia Popolare impegnata nel centrosinistra in aperto dissenso con l’amministrazione guidata dal neo leghista sindaco Franco Landella”.

“Ho già rappresentato nelle sedi opportune la necessità di ufficializzare questo distinguo per non ingenerare ulteriori confusioni su confusioni in un momento complicato della vita politica della città, attraversata da tensioni  delicatissime sul piano sociale”. 

“Non ho nulla in contrario affinché si allarghi lo spazio di condivisione a colleghi che rispetto e con i quali condivido, se pur da posizioni diverse, un’esperienza a Palazzo di Città. Ma in politica le scelte devono maturare e vanno condivise per essere credibili. Sarebbe un errore fatale considerare Puglia Popolare come un soggetto organizzato con dependance o sale d’aspetto”.

Sulla composizione del neo gruppo - che resterà tra i banchi della maggioranza del centrodestra - ieri si era espresso anche Stea: "Siamo convinti che un’azione congiunta possa contribuire ad aggregare i moderati di Puglia e preparare le basi per un’ampia partecipazione, in un futuro prossimo, nella politica nazionale. Il nostro impegno è di recuperare e mettere al centro dell’azione, impegno, partecipazione attiva, lotta e speranza al fine di scongiurare una deriva estrema dovuta all’avanzata di forme di populismo e radicalismo. Necessario è quindi il dialogo con tutte le forze e i movimenti civici che riconoscendosi nella nostra stessa matrice culturale, accettano  il confronto sui temi più rilevanti per la società civile, a partire dalle questioni del lavoro, dello sviluppo economico, nel rispetto dell’ambiente, della salute, della sana giustizia, della formazione e della ricerca universitaria”.

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