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PUG | Le verità di un Marasco infuriato, ora l'assessore potrebbe dimettersi

"Impossibile adottare il PUG entro il 31 dicembre. Lunedì incontrerò il sindaco per giudicare assieme "se" e "come" procedere"

Fino a domenica tornerà a fare a tempo pieno il presidente dell’Ordine degli Architetti, poi lunedì incontrerà Mongelli per valutare se continuare la sua esperienza a Palazzo di Città e soprattutto come. Con il “come” sostiene Marasco - che influenzerà il “se”. L’assessore alla Qualità e all’Assetto del Territorio ha concluso così la conferenza stampa convocata stamattina per illustrare lo stato dell’arte del processo finalizzato all’adozione del PUG, “allo scopo di rendere partecipe la città e per rispetto verso il Primo Cittadino che, dieci mesi fa, mi chiese di condividere le responsabilità su un impegno così importante”.

Potrebbe concludersi così l’esperienza di Marasco, l’assessore insediatosi lo scorso 2 febbraio, giorno della presentazione della nuova giunta, che oggi si è sentito in di esplicitare cosa procede troppo lentamente e cosa non procede affatto. L’assessore ha svolto una dettagliata ricostruzione dell’agenda che ha impegnato l’Assessorato e il Servizio Urbanistica. Dal Piano Città al progetto su CEP candidato al Bando regionale per il finanziamento di opere di urbanizzazione primaria e secondaria, dalla definizione dell’opzione alta velocità/alta capacità ferroviaria sulla direttrice Bari-Foggia-Napoli-Roma al tema dell’aeroporto per cui «in tempi record, abbiamo elaborato il Piano di rischio funzionale al progetto di allungamento della pista, sul quale ci sarà un confronto con l’ENAC nella prima decade di dicembre

LA PREMESSA |“Rispetto alla scadenza indicata nelle Linee programmatiche di rilancio dell’Amministrazione, dissi che era fuori da ogni possibilità arrivare entro luglio 2012 addirittura all’approvazione del PUG, mentre appariva assai complicato raggiungere l’obiettivo dell’adozione al 31 dicembre 2012. Anticipai che il percorso era complicato da alcuni adempimenti e obiettivi intermedi, per conseguire i quali era necessario che ci fosse una cooperazione stretta tra organi politici, organi politico-amministrativi e apparati tecnici del Comune; una cooperazione tra Comune e Provincia; una cooperazione tra Comune e Regione. Chiarii, inoltre, che assumevo la delega nella mia qualità di presidente dell’Ordine degli Architetti, riconoscendo valore all’appello rivolto dal sindaco alla città».

IL 28 MARZO | L’assessore ha ricordato che analoghi impegni furono ribaditi il successivo 28 marzo quando, “dopo alcune ricognizioni, arrivammo a una riunione con i gruppi consiliari di maggioranza per illustrare alcune importanti novità inerenti il processo di elaborazione e di copianificazione del PUG, considerate influenti sull'agenda di Giunta e Consiglio comunale, che avrebbero dovuto procedere con un ritmo serrato”.

STRUTTURA TECNICA | “La cooperazione tra uffici comunali e tra altri enti era ed è centrale per conseguire l’obiettivo PUG – ha rilevato Marasco - La stessa impostazione del processo, incardinata com’è sullo strumento volontario della conferenza di copianificazione, trasmette l’idea che i problemi siano analizzati e risolti in anticipo rispetto alle scelte del PUG». In questo senso «con il livello politico avevo precisato l’importanza che l’attività dell'Assessorato e del Servizio Urbanistica si integrassero con quelle di tutti gli altri Assessorati e Servizi, per offrire al Consiglio la visione di insieme. Questa è una delle insufficienze più significative: efficienza ed efficacia della struttura tecnica interna non sono proporzionate rispetto alla complessità del problemi da affrontare”.

RISORSE ECONOMICHE SCADENTI | “Sulle risorse economiche siamo riusciti a vedere confermati 190 mila euro dal bilancio comunale, ma è sfumata l’opportunità legata al cosiddetto “Fondo per gli interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico, allo sviluppo dei territori e al finanziamento delle attività sportive, culturali e sociali”, di competenza dei Gruppi parlamentari del Senato come della Camera, e che avremmo destinato a un Laboratorio di progettazione urbanistica e ambientale. Soprattutto la Regione Puglia ha assegnato al Comune di Foggia un contributo destinato al PUG di soli 15 mila euro a fronte dei 150 mila richiesti: il 10% di quanto chiedevamo, l’1,6% dei costi prudenziali da noi stimati per un’attività che tutti, la Regione in primis, ritiene indifferibile. Lo stesso contributo riconosciuto a Comuni come Candela, Carapelle, Ordona e Poggio Imperiale. Per rimanere alla Capitanata e non spingersi a osservare che 15 mila euro è il contributo regionale alla redazione del PUG del Comune di Montesano Salentino, che non raggiunge i tremila abitanti e un’estensione territoriale di 9 chilometri quadrati, a fronte dei 150 mila e passa abitanti di Foggia e gli oltre 500 chilometri quadrati del territorio comunale foggiano. Con esclusive risorse comunali si sta procedendo in un processo faticoso, in cui è stato coinvolto anche l’Ufficio PTCP della Provincia. Da lunedì scorso sono state attivare le prime competenze che cooperano alle rilevazioni utili al lavoro da fare in rapporto con l'Autorità di Bacino della Puglia, con cui è aperto un tavolo tecnico specifico”.

LA REGIONE E’ FERMA | In riferimento alle criticità riscontrate con la Regione, «il ritardo più grave è sul Programma di iniziativa pubblica sull'Housing Sociale. Per adempiere agli impegni assunti nell’ultima conferenza di servizi del 7 agosto scorso, il nostro Servizio Urbanistica ha lavorato anche a Ferragosto. La Regione, che si era impegnata a svolgere sue attività fin dalla prima settimana di settembre, è ferma. Stiamo aspettando i 60 giorni, che scadranno a fine novembre, dell’ordinario periodo previsto per la Valutazione Ambientale Strategica. È impensabile che, su un programma di così vasto impatto da tutti i punti di visti, incomba ancora l’incertezza legata alle procedure che, quattro mesi fa, la Regione si era impegnata ad accelerare. Con un “sì” o con un “no”, i procedimenti devono chiudersi. È possibile – ha chiesto retoricamente Marasco - che andiamo ad adottare il PUG senza sapere se la città vedrà realizzati 27 interventi edilizi, ceduta una dote importante di alloggi pubblici, sviluppati servizi decisivi per il riammagliamento della sfrangiata e frammentata periferia?».

PIANO URBANO DELLA MOBILITA’ | Secondo Marasco, la più pressante delle questioni riguarda il Piano Urbano della Mobilità «per un doppio ordine di motivi. È decisivo, lo abbiamo sottolineato tante volte, per molte ragioni legate alla visione del PUG e alle strategie di area vasta, provinciali, regionali e nazionali che riguardano Foggia come capoluogo e nodo delle reti.  Ma l’elemento più urgente e contingente è legato all’aggiornamento del tracciato dell'orbitale in funzione dei diversi programmi intervenuti negli ultimi tre anni: dal nuovo casello Foggia Sud Incoronata, al progetto di bretella di collegamento tra il nuovo casello e via Trinitapoli, fino alla riorganizzazione del disegno urbanistico che è stata imposta ai programmi di Housing Sociale. È una discussione che si è impantanata malgrado incombano attività cogenti legate al finanziamento di 30 milioni di euro deliberato dal CIPE su cui, di recente, abbiamo svolto una riunione con gli uffici regionali. E c’è un profilo – ha aggiunto l’assessore - anche di prospettiva a breve: sulla mobilità, l’assessore Alfredo Ferrandino ha avviato contatti per il Progetto MUSA, promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica con l’intento di favorire e coinvolgere le Pubbliche Amministrazioni nella pianificazione di efficaci e innovative politiche per la gestione della mobilità urbana e degli attrattori culturali. Passaggio importante nella prospettiva dell’approvazione di un PUM di generazione più avanzata rispetto al PUMAV e capace di catalizzare risorse e programmi che caratterizzeranno il prossimo e ormai imminente ciclo di programmazione 2014-2020».

FERMI SUL COMMERCIO | “Praticamente fermi – ha osservato Marasco - siamo sulla pianificazione delle aree produttive e commerciali e sul piano di ampliamento dell'agglomerato industriale ASI Foggia Incoronata, altro pilastro su cui poggia il PUG, se non altro in ragione del fatto che il vigente Piano regolatore, come è ormai arcinoto e come ormai è stato arcidetto, non ha pianificato su questo settore, causa non secondaria del disordine urbano che ambiamo superare”. Siamo riusciti almeno ad approvare un Atto di indirizzo ma le conclusioni di quell’atto di indirizzo imponevano attività ulteriori da parte della Giunta e di alcuni uffici comunali.  Con enormi difficoltà, gli uffici del Servizio Urbanistica sono almeno riusciti ad accompagnare la complessa istruttoria regionale legata all’insediamento di grandi strutture di vendita.  Ci sarebbe stato, tuttavia, bisogno di avanzare con la riflessione per il commercio di vicinato e per il commercio nel centro storico, in particolare. Per esempio, attrezzandosi per attivare la sperimentazione dei Distretti urbani del commercio per i quali esistono risorse finanziarie a disposizione».

MILLE PROBLEMI | La condivisione dello studio di fattibilità del Corridoio ecologico del Fiume Cervaro e del cosiddetto Piano Operativo Integrato sullo spazio rurale del periurbano e sulle ex Borgate rurali, con la valorizzazione di Masseria Giardino su cui si gioca un terzo del Piano di rientro economico-finanziario. La partecipazione all’EIRE nella prima settimana di giugno. La Nota di aggiornamento del Documento Programmatico Preliminare completa dei quadri conoscitivi approvata l’8 giugno scorso «non senza difficoltà e qualche confusione di ordine politico sul percorso e sul significato di quell’atto». La seconda riunione della Prima Conferenza di copianificazione del PUG in cui «abbiamo dovuto registrare l’impreparazione degli uffici regionali, che ci hanno addirittura detto di non sapere che era stato approvato il Piano Comunale dei Tratturi, su cui c’erano decine di tavole messe da noi in condivisione e che la Giunta regionale conosceva al punto da usarlo per alienare i suoli demaniali». La non convergenza di obiettivi che si registra con l’Istituto Autonomo Case Popolari per le realizzazioni di edilizia sovvenzionata previste nel PIRP "A", nel cui ambito «siamo orgogliosi, almeno, dell’imminente cantiere per progetti innovativi che porteranno più servizi nel Comparto Biccari».

L’ULTIMO MIGLIO | «Il cahier de doleances apparirà impietoso e perfino presuntuoso, considerando la mole impressionante di questioni che l’Assessorato e il Servizio hanno affrontato in dieci mesi, molte delle quali non di nostra competenza – ha rilevato Marasco - ma, purtroppo, non penso siamo nelle condizioni da portarci addosso il peso del mondo intero e i piani delle responsabilità vanno perlomeno precisati, anche per capire come impostare il lavoro di “ultimo miglio”».

 

 

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