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Il PSI rilancia la coalizione di centrosinistra, “ma non deve essere Mongelli a guidarla"

Per il partito socialista l’attuale sindaco “è responsabile del fallimento voluto di Amica e di aver posto in essere anche quello di Amgas Blu e Ataf”

A pochi mesi dallo strappo consumato con la maggioranza Mongelli, il PSI torna “rientra” in gruppo rinnovando la fiducia alla coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni amministrative del 2014, quando Foggia sarà chiamata a rinnovare il Consiglio comunale.

Ma il partito pone un veto: “Non dovrà essere l’attuale primo cittadino a guidare nuovamente la coalizione. Questo sentimento non è dettato da preclusioni nei confronti dell’Ing. Mongelli, ma riteniamo che sia responsabile di molte vicende avvenute negli ultimi anni. E che da tempo denunciamo”

FALLIMENTO AMICA. A cominciare dal fallimento voluto di Amica. Voluto perché, se il Tribunale di Foggia ha assolto il vecchio management dall’aver falsificato i bilanci, significa che gli amministratori unici, voluti fortemente da Gianni Mongelli, sono responsabili della modifica degli stessi. Ciò ha portato al fallimento dell’azienda e alla conquista da parte dell’AMIU barese del territorio foggiano, con conseguente aggravio dei costi per i cittadini.

CESSIONE AMGAS BLU. Si è ceduto l’80% di Amgas Blu per un corrispettivo minore dell’offerta rifiutata dalla precedente amministrazione e per un numero minore di quote. E ancora oggi, nonostante Gianni Mongelli non abbia più la maggioranza, si pensa alla spartizione politica di poltrone.

ATAF. E’ di ieri la nomina di tale Danilo Santoro a presidente di Amgas Blu e di quest’oggi la sospensione dell’assemblea di Ataf, poiché non vi era l’accordo sull’indicazione politica del nominativo per il collegio sindacale e per l’amministratore unico” fanno sapere dal coordinamento cittadino. Occorre sottolineare, altresì, che l’azienda di trasporto pubblico urbano negli ultimi due anni ha incrementato il proprio debito per oltre 14 milioni con un parco macchine diventato ancor più obsoleto e riducendo i servizi alla cittadinanza.

ALTRI MOTIVI. La sindacatura Mongelli, bisogna prenderne atto, ha definitivamente posto in essere la chiusura ed il fallimento totale di queste tre aziende, che non possono più essere ritenute patrimonio al servizio della città. Così facendo si è cancellata di colpo una grande ricchezza politica voluta dal centrosinistra sin dal 1962.

Come se ciò non bastasse, non solo le ex municipalizzate, ma anche tutto il patrimonio comunale ha subito una svendita per favorire i soliti noti. E’ scandaloso che si voglia nascondere il fallimento politico ed amministrativo attraverso il rifacimento di qualche aiuola. Per non parlare poi delle ultime mobilità e delle convenzioni fatte con altri enti, con aggravio ulteriore del fallimentare bilancio comunale.

L’APPELLO DEL PSI. Per questi motivi il PSI ritiene che le forze politiche dell’attuale maggioranza debbano riflettere sull’opportunità di dare ulteriore sostegno e fiducia a questo sindaco. E’ opportuno che già da ora vi siano momenti di confronto tra le forze politiche del centro sinistra per condividere i programmi ed individuare il nuovo candidato a Palazzo di Città.  

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