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Dal Golfo l'idea secessionista della 'Provincia del Gargano', 23 comuni e Manfredonia capoluogo: "E' una esigenza"

Le distanze, anche fisiche, alimentano il malessere dei cittadini che si sentono abbandonati dalle istituzioni. Un commissario dell'Udc prova a prospettare una soluzione, che è più di una provocazione: "Non è voglia di autonomia, ma un'esigenza"

Nel Golfo balena un'idea secessionista, ma senza rancore nei confronti di Foggia: un commissario cittadino dell'Udc propone l'istituzione della Provincia del Gargano. Sarebbe più di una provocazione quella di Alessandro Mancini, pronto anche a sensibilizzare i comuni per promuovere il referendum consultivo.

È tutta farina del suo sacco. Sente di interpretare il malessere e il disagio di tanti cittadini che avvertono la distanza delle istituzioni, complice anche la morfologia del territorio. Non è un progetto indipendentista, ma una soluzione pratica per incardinare nel comprensorio enti, uffici, agenzie e servizi altrimenti lontani. 

Ha individuato anche i confini geografici, che includono l'Alto Tavoliere, con 23 centri. Manfredonia diventerebbe capoluogo di provincia, se non altro perché è il comune più popoloso. La nuova provincia, la settima della Puglia, secondo i calcoli del commissario Udc conterebbe quasi 270.370 abitanti. Ne farebbero parte Cagnano Varano, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Mattinata, Monte Sant'Angelo, Peschici, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Rodi Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Nicandro Garganico, San Paolo di Civitate, San Severo, Torremaggiore, Vico del Gargano, Vieste, Zapponeta, Apricena, Carpino e Chieuti.

Oltre all'istituzione di sedi e uffici pubblici, il commissario dell'Udc di Manfredonia immagina l'apertura di un nuovo ospedale, per ovviare al tallone d'Achille della sanità, e di tribunali.

Mancini avrebbe recepito i malumori dei cittadini che lamentano la mancanza di risposte da parte delle istituzioni sul territorio, non solo a Manfredonia. "Girando un po' altri comuni, man mano aumenta il distacco da Foggia, soprattutto andando a Vieste, Peschici, Vico, Ischitella, Rodi. Ci sono cittadini che si sentono abbandonati a se stessi. Se una persona si dovesse sentire male sul Gargano, prima inizia a pregare e poi deve sperare che arrivi in fretta l'elisoccorso".

Rispetto alla Sesta Provincia, "il discorso è diverso. La Bat secondo me è nata per la volontà di raggiungere un'autonomia da Bari e Foggia, invece qui è un'esigenza. Così facendo su questi territori verrebbero collocati determinati uffici statali. È un territorio molto vasto ma così, volente o nolente, le istituzioni dovranno essere presenti e non sarà più abbandonato, anzi".

Alessandro Mancini ha lanciato la sua proposta con l'intenzione di fare breccia anche tra gli scettici, per poi tentare la carta del referendum, qualora fosse condivisa, coinvolgendo le altre amministrazioni specie in caso di vittoria della coalizione, per ora composta da Udc, Fratelli d'Italia, Azione e due civiche al lavoro per individuare un candidato sindaco a Manfredonia espressione della società civile. E, sempre che le altre forze siano dello stesso avviso, "saranno i cittadini, a quel punto, a decidere".

Per quanto possa apparire stravagante, il progetto separatista è sintomo del malcontento che serpeggia sul Gargano. "Non è una trovata alla Bossi - chiarisce il commissario cittadino del partito di Cesa - ma in questi territori serve maggiore vicinanza da parte delle istituzioni. Fino ad oggi è mancata, perché i cittadini sono stati letteralmente abbandonati".

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