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Festeggiano in pochi, pioggia di milioni ma solo per alcuni. E il Gargano protesta contro Conte: "Così non va bene"

Dopo i sindaci dei Monti Dauni, anche Rocco Di Brina, sindaco di Carpino, si fa portavoce della protesta di alcuni comuni del Gargano. Dal Contratto di Sviluppo fondi ai privati, la maggior parte a San Giovanni Rotondo

Se Sparta piange, Atene non ride. Dopo la protesta dei sindaci dei Monti Dauni, altri segnali di insofferenza in merito all'assegnazione dei 280 milioni per 43 progetti del Contratto di Sviluppo della Capitanata, arrivano da buona parte dei municipi del Promontorio del Gargano

A sollevare ancor più il polverone istituzionale che si era alzato nelle scorse ore e a farsi portavoce del clima di insoddisfazione che serpeggia nell'area opposta al Subappenino, è il primo cittadino di Carpino, Rocco Di Brina, che a FoggiaToday vuota il sacco: "Non si può assistere al fatto che vengano finanziate le opere di urbanizzazione primaria nelle aree PIP o addirittura le strade rurali, mentre questo non accade con altre opere importanti di altri comuni. Non è possibile che a Carpino non venga finanziato il progetto della circumvallazione e a San Giovanni Rotondo, invece, ne vengano finanziate addirittura tre (per complessivi 8.265.000 euro). Così non va bene".

Di Brina si carica sulle spalle le proteste degli altri colleghi della Montagna del Sole: da Peschici a Vieste, da Rodi Garganico a Vico, da San Nicandro e Rignano Garganico: "Un parcheggio a Volturara Appula è più importante di altre opere? No, non è possibile" tuona il presidente della Comunità del Parco.

Il sindaco non lo dice, non asserisce nemmeno alla nostra domanda, ma sui social qualcuno ha già fatto notare come gran parte della torta sia andata a San Giovanni Rotondo e una bella fetta a Volturara Appula, le due città del presidente del Consiglio dei Ministri. 

Anche San Marco in Lamis, dove Giuseppe Conte ha frequentato il liceo classico, è riuscito a strappare 2,6 milioni di euro per le 'Vetrine del Gargano', soldi con i quali verranno finanziate le opere di urbanizzazione primaria e secondaria necessarie per l'insediamento delle attività artigianali nell'area strategica situata a Borgo Celano lungo la Statale 272 nel tratto che collega la città dei due conventi alla città di San Pio.

Scelta, questa, che Di Brina - pur senza affermarlo - non condivide quando sostiene che il PIP a Carpino lo ha realizzato "vendendo i lotti". "Con gli utili ho realizzato la rete idrica, la fogna e l'energia elettrica. Non capisco perché queste opere debbano essere finanziate ad altri comuni con quei fondi".

Rocco Di Brina però precisa che non ci saranno manifestazioni di protesta eclatanti: "Chiederemo di fermare tutto e di approfondire la questione, vogliamo un confronto con Invitalia e vogliamo capire quali sono stati i criteri e le priorità di assegnazione dei fondi e perché c'è questo notevole sbilanciamento anche sui privati, d'altronde stiamo parlando di soldi pubblici che devono essere dati agli enti pubblici". Il riferimento implicito è ai fondi assegnati a Casa Sollievo e ai Centri Riabilitazione di Padre Pio, 56 milioni in tutto.

Non faranno barricate i sindaci del Gargano, ma chiederanno ad esempio come mai il progetto sul porto per l'attracco delle navi da crociera presentato dal Comune di Rodi Garganico e quello sul completamento della superstrada chiesto dal Comune di Peschici, non siano stati presi in considerazione o nella migliore delle ipotesi non siano stati scelti. Perchè?

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