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Primarie in Capitanata: ammesse 9 su 802 domande, si vota fino alle 20

Bersani verso maggioranze bulgare, ma i renziani confidano nel voto di opinione. Occhi ben aperti in ogni seggio

E' alta e sta provocando in alcuni casi code in Puglia l'affluenza ai seggi per il secondo turno delle primarie del centrosinistra. Secondo il coordinamento regionale il voto si sta svolgendo regolarmente dappertutto. Gli elettori pugliesi che si sono registrati per il voto dopo il primo turno sono 3.959 e, sinora, solo in tre non sarebbero stati ammessi al voto.

Robusta la scrematura in Capitanata. Il comitato provinciale, riunitosi nella giornata di ieri, ha ritenuto ammissibili, perchè corredate di certificato medico e dunque attestante l'impossibilità di votare al primo turno per ragioni indipendenti dalla propria volontà, solo 9 domande su 802 (241 pervenute a mezzo fax, 561 via mail). Ai 9 il comitato provinciale ha inviato comunicazione dell'ammissione al voto.

Rovente la seduta di ieri. La componente renziana, infatti, ha giudicato illegittima tanto l'inammissibilità al voto, perchè "in contrasto con il carattere aperto delle primarie", quanto la formula del silenzio-dissenso perchè "ogni elettore ha il diritto di sapere le ragioni per cui non è stato ammesso al voto".

Dal verbale diffuso ieri si comunica che può essere ammesso al voto un elettore che:

 

-     È in possesso del certificato di iscrizione all’Albo degli elettori e risulta presente nell’elenco dell’Albo inviato dal coordinamento provinciale.

-     E’ in possesso del certificato di iscrizione ma non risulta nell’albo degli elettori, purchè risulti nel registro utilizzato domenica 25 novembre.

-     Non è in possesso del Certificato di Iscrizione all’Albo, ma risulta nell’Albo inviato dal coordinamento provinciale o nei registri utilizzati per il voto di domenica 25 novembre.

-     E’ ammesso al voto chi ha effettuato la registrazione online e non ha completato la procedura di iscrizione purchè sia presente nell’elenco degli iscritti online fornito dal Coordinamento Provinciale.

 

"Infine, non sono ammessi al voto quegli elettori che non sono in possesso del certificato elettorale, né risultano iscritti all’albo degli elettori e che non siano presenti nei registri di domenica 25 novembre. Non sono altresì ammessi al voto gli elettori che si presentassero al seggio con documenti diversi da quelli indicati. Il coordinamento provinciale dichiara in ogni caso che chi si presentasse al seggio con certificati elettorali, rilasciati per errore dopo il 25 novembre, non è ammissibile al voto".

Lo scontro sulle regole, dunque, continua. Motivo per cui gli organizzatori sono allerta, temendo contestazioni fuori dai seggi, soprattutto nelle sezioni più effervescenti (Cerignola) o nei centri a maggior tiratura Renzi (Apricena, San Marco in Lamis). Al momento non si registrano particolari problemi. Si vota fino alle 20.00 di stasera negli stessi seggi del primo turno.

Stando alle intenzioni di voto della vigilia, Bersani, che in Capitanata ha sfondato il quorum al primo turno, potrebbe raggiungere maggioranze bulgare complice la confluenza del voti vendoliani sul segretario Pd. Ma i renziani confidano nel "voto d'opinione".

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