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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Gelo sulle 'Primarie', Lega foggiana interdetta e Forza Italia liquida: "Non sono in programma"

Caroppo, che da Corato ha annunciato le primarie a Bari e a Foggia, domani sarà nel capoluogo dauno. Di Mauro: "Non è la linea del nostro partito"

“Prendiamo atto di queste dichiarazioni, che arrivano in un momento particolarmente delicato sul territorio, di riorganizzazione del partito. Domani il segretario Caroppo sarà a Foggia e siamo certi saprà darci una spiegazione politica esaustiva”. Così a Foggiatoday Antonio Vigiano, capogruppo della Lega nel comune capoluogo e tra i pochi rimasti legittimati a parlare per conto del partito di Salvini, stante la bufera dei commissariamenti, a livello cittadino e provinciale. Di certo l’uscita del segretario regionale sulle primarie ieri a Corato (alla presenza dei parlamenti Sasso e Tateo) è piombata in quel di Foggia come un fulmine a ciel sereno.

“E’ un regalo che si fa a Landella” si va ripetendo in ambienti di centrodestra, Lega compresa, che non solo, considerate le forze in campo, non avrebbe (ancora) un nome di spessore da opporre, ma è dilaniata al suo interno, divisa in due fazioni l’una contro l’altra armate ed una raccolta firme inviata a Roma per sostenere l’epurato Cusmai (e di delegittimazione, al contempo, di Caroppo).  

Da Roma ancora nessuna risposta; nel frattempo l’ex segretario provinciale Daniele Cusmai, assieme a Raimondo Ursitti e Joseph Splendido, si è fatto fotografare sabato scorso a Manfredonia con il sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, e il fidatissimo amico-imprenditore di Salvini, Massimo Casanova; un attimo dopo Caroppo forza la mano e lancia le primarie: della serie, qui comando io. Perché è questo che oggi appare ai più la mossa di Caroppo. E’ stato autorizzato a livello nazionale? Con chi l’ha concordata? Di certo i foggiani non ne erano a conoscenza, neanche quelli a lui più vicini (alla faccia dell’autodeterminazione dei territori).

Ma c’è un fatto: il tavolo del centrodestra va tenuto unito e le primarie, stante la volontà dell’uscente Landella di ricandidarsi, appare l’unica strada per farlo. Domani il segretario regionale è atteso alle 17.30 al D-Campus. In quella sede le sue parole saranno più chiare. E sarà anche più chiaro il livello di frattura apertosi nella Lega: basterà osservare i volti che lo attenderanno al varco. Si preannunciano diverse assenze di peso. Sicuramente tra i presenti ci sarà Luigi Miranda, pronto al passaggio tra i salviniani e al momento, pare, l’unico nome spendibile ove le primarie si dovessero realmente fare.

Questa la Lega. Perché se i salviniani di casa nostra nulla sapevano, la faccenda è di difficile comprensione anche per Forza Italia. Che resta molto fredda sul punto (per quanto nelle settimane scorse le avesse già ventile l'ex regionale Vitali). “Non è la linea del nostro partito, nè a livello nazionale né a livello regionale” fa sapere a Foggiatoday Raffaele Di Mauro, che così liquida la proposta di Caroppo. Di certo, se primarie saranno, in campo gli azzurri non potranno che schierare l’uscente Landella, ma Forza Italia temporeggia: il tavolo regionale è ancora sospeso e quantomeno prima di qualsivoglia dichiarazione pubblica, bisogna che se ne parli in quella sede. E ciò non è ancora avvenuto.

Non si scompongono i Fratelli d’Italia, per i quali la proposta di Caroppo altro non è che un segnale di debolezza del partito di Salvini in Puglia: “Bene o male è una sfida che lanciammo già nel 2014” dichiara il provinciale Giandonato La Salandra. “Non vorrei che l’idea di Caroppo fosse solo una sua uscita per non ammettere le difficoltà del suo partito a Bari e a Foggia. Quando si vorrà sviluppare un progetto politico di rilancio per la città noi saremo pronti a raccogliere tutte le sfide. Oggi il nodo politico da sciogliere nella Lega è: sono in continuità o in discontinuità con Landella? Perché questo ancora non è chiaro. E su questo FdI è ferma. Del resto, il primo slogan di Fratelli d'Italia fu proprio il famoso “senza paura”, e lo lanciammo ancora prima ad Alfano e a tutto l’establishment del PdL”.

Chiede un tavolo urgente del centrodestra invece Idea. “E’ necessario che i partiti riuniscano per fare chiarezza su posizioni e proposte per le elezioni amministrative 2019 a Foggia – è scritto in una nota-. Idea spinge per la urgente convocazione del tavolo politico dovendo esaminare al più presto se ci sono convergenze su programmi da parte dei partiti e nomi da proporre come candidato sindaco che evitino le primarie o le regolino, per dare alla città un governo stabile, capace di garantire una presenza qualificata e rappresentativa di tutti i partiti. L'esperienza degli ultimi cinque anni deve far riflettere ma senza pregiudizi. L'attuale sindaco ha il diritto di riproporsi ma spetta ai partiti prendere in esame le proposte, confrontarle e determinare la condizione migliore, seria e credibile. Idea chiede, quindi, che venga convocato il tavolo politico comunale di Foggia entro pochi giorni per aprire il confronto su una tema, attualmente complesso”.

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