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“Dalle bancarelle al chiosco”, Fratelli d’Italia ironizza sul gabbiotto. Rignanese sbotta: “Polemica strumentale”

Polemica sul presidio della Polizia Locale in viale XXIV maggio. Moffa "Corpo dei Vigili depotenziato". Mainiero ironizza sul presidio e cita la sentenza del Tar del Lazio, ma Rignanese risponde: "E' un punto d'appoggio"

Il gabbiotto della polizia Locale sistemato in viale XXIV maggio è destinato a tenere banco per giorni. Sul caso sono forti le critiche che giungono da Fratelli d’Italia: “La carenza di presidio da parte dei Vigili urbani, o meglio della Polizia Locale, nelle strade della Città di Foggia, dipende dal Decreto Salva Enti? Nulla di più falso”, il commento della coordinatrice cittadina di Fratelli d'Italia a Foggia ed ex assessore comunale alle attività economiche Eugenia Moffa, in merito alle dichiarazioni del sindaco Franco Landella, a margine della inaugurazione della postazione nel quartiere Ferrovia.

Polizia Municipale depotenziata

La Moffa non usa mezzi termini, accusando il sindaco di aver depotenziato il Corpo dei Vigili “attraverso una serie di atti amministrativi che di fatto lo ha ridotto di circa 20 unità”.

“Ci sono vigili (oggi non più vigili) trasferiti in pianta stabile al Servizio lavori Pubblici, altri ai ruoli amministrativi, chi al Servizio Integrato Attività Economiche, Tribunale, ufficio contravvenzioni, ben tre vigili preposti esclusivamente alla sicurezza personale del sindaco, come ad altri è stata concessa la mobilità e ad oggi non più in servizio nella città di Foggia”, precisa la Moffa.

All’ex assessore appare evidente come il Corpo della Polizia Locale sia stato falcidiato da “scelte amministrative incomprensibili, o meglio che comprendono solo loro, e non si capisce come facciano comandante e sindaco a lamentarsi della carenza di personale che non è altro frutto di loro scelte”. La verifica è presto fatta: “Basterebbe, continua la portavoce del partito di Giorgia Meloni a Foggia – , osservare i turni di servizio, per rendersi conto che uomini e donne destinati esclusivamente alla viabilità stradale non superano le 4/6 unità al giorno, su una dotazione di personale pari a circa 170 vigili urbani, dove di fatto, un drappello di una trentina di unità garantisce i servizi per strada”.

Rignanese: "Impegno mantenuto con la popolazione"

Di tutt’altro avviso è il consigliere comunale di Forza Italia Pasquale Rignanese, secondo il quale il presidio rappresenta “un impegno che il sindaco Franco Landella, l’Amministrazione comunale e la maggioranza di centrodestra hanno mantenuto con la popolazione residente. Un esempio di serietà politica e di attenzione concreta per l’emergenza sicurezza che si vive nella zona della stazione ferroviaria”.

“Parliamo di un tassello importante – aggiunge Rignanese –, inserito nel mosaico delle attività che il Comune di Foggia ha già messo in campo in questa parte della città: dall’istituzione di uno specifico servizio di pattugliamento della Polizia Locale agli interventi nel campo della pubblica illuminazione, fino all’Ordinanza sindacale anti-bivacco firmata proprio recentemente. Tutte azioni che si pongono a supporto del lavoro compiuto ogni giorno dalle Forze dell’Ordine, che approfitto per ringraziare, ed intensificato proprio negli ultimi mesi.

È stato quindi operato un cambio di passo rilevante rispetto al passato, quando di fronte al disagio del Quartiere Ferrovia si preferiva voltare la testa dall’altra parte, facendo finta di non vedere. E suonano davvero strumentali le accuse di razzismo che alcuni muovono nei confronti dell’operato dell’Amministrazione comunale, evidentemente per nascondere i fallimenti collezionati in materia di politiche dell’accoglienza dai Governi di centrosinistra e per provare ad occultare il fatto che buona parte del degrado dell’area, anche in termini di sicurezza, sia la diretta conseguenza della massiccia presenza di cittadini stranieri. Il nuovo presidio della Polizia Locale è dunque un risultato che va salutato positivamente. Un riconoscimento che dovrebbe essere trasversale, perché è una risposta ai bisogni della città”.

"Presidio o chiosco?"

Ma per il Per il capogruppo di Fratelli d’Italia al consiglio comunale Mainiero i gabbiotti non possono essere considerate postazioni fisse di polizia, come ha riferito il Tar del Lazio, che relega quelle postazioni a a meri “punti di appoggio per scrivere, se necessario, verbali di contestazione o per ripararsi momentaneamente da condizioni metereologiche particolarmente avverse, così come ci si riparerebbe, precisa il Giudice, ma in maniera meno soddisfacente, sotto una pensilina. In queste cabine gli addetti al traffico possono riporre i propri effetti personali o, ancora, sostare nei brevi momenti di riposo. Niente dunque di più diverso dai posti di lavoro nei quali il dipendente svolge la propria attività lavorativa durante l'orario di servizio.[...]”.

“Anche un semplice dottore commercialista come me – conclude Mainiero – riesce a leggere e comprendere una sentenza. Non occorre essere un avvocato. Nel merito, ricordo che certe postazioni hanno un senso nelle città metropolitane, con distanze elevate, non a Foggia col distaccamento di Polizia municipale a 500 metri”. Fratelli d'Italia un presidio al quartiere l'ha chiesto più volte: “Polizia municipale e Polizia di Stato presenti sull'intera zona, senza trascurare le fasce orarie più critiche e cioè quelle notturne – ricorda Mainiero – . Per questo prendiamo le distanze da queste scelte amministrative che assumono più l’aspetto di uno spot elettorale che un vero andare incontro alle esigenze dei residenti della zona. E dopo le bancarelle della frutta, arrivano quelle dei Vigili: Landella conferma il suo amore per i chioschi”.

Sul caso Rignanese fa chiarezza. “Chi ha parlato di una struttura illegittima, parlando di gabbiotti che non possono essere utilizzati come luoghi di lavoro e citando il caso di Roma, ha operato una ricostruzione di quella vicenda in palese malafede. Il Tar del Lazio, con la sentenza n. 6426 del 18 giugno 2014, ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Roma ed annullato la decisione del Ministero del Lavoro, che aveva intimato il non utilizzo di questo tipo di cabine da parte degli agenti della Polizia Locale, chiarendo che quelle strutture non sono luoghi di lavoro ma punti di appoggio. Ed infatti l’Amministrazione comunale non ha mai dichiarato di voler destinare il presidio del Quartiere Ferrovia a luogo di lavoro per gli agenti della Polizia Locale. Insomma, l’ennesima polemica strumentale per provare, senza successo, ad oscurare le risposte concrete che il centrodestra sta fornendo alle istanze dei residenti delle zone limitrofe la stazione ferroviaria”.

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