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Rifondazione a Mongelli: “Ecco cosa non hai fatto”

Giorgio Cislaghi attacca duramente il sindaco, ricordandogli “cosa non ha fatto e cosa gli era stato chiesto di fare”

Non si placa la polemica a distanza tra il sindaco di Foggia e il Prc. Giorgio Cislaghi, segretario del circolo “Che Guevara”, scrive a Mongelli rigettando l’accusa di far parte di quei “politicanti che non fanno e non vogliono far fare” e attaccando il primo cittadino su più punti, dall’emergenza abitativa a “l’inutilità di Foggia Cartolarizzazione”.

La lettera di Giorgio Cislaghi a Gianni Mongelli: “Se avessimo partecipato alla “vita di palazzo forse avremmo potuto dare un contributo maggiore alla politica cittadina, ma l’aver partecipato, a suo tempo, alla coalizione che ha sostenuto il sindaco Mongelli rese debole l’impegno di Rifondazione per la discontinuità con le amministrazioni precedenti. Troppi ex assessori nelle liste degli altri partiti della coalizione. Ricordiamo al sindaco quando, lui e la sua ex vicesindaco, nei comizi affermavano che la partecipazione di Rifondazione fosse qualificante per la coalizione e garanzia del mantenimento degli impegni presi. E’ questo che abbiamo fatto in questi quattro anni.

Per garantire che si realizzassero gli impegni presi, o i motivi che ne impedivano la realizzazione, chiedemmo di nominare un assessore (senza portafoglio, struttura e a titolo gratuito) alla verifica del programma. Anche a questo ci rispose con un netto rifiuto. Non ci possiamo fare niente se siamo coerenti, se siamo “fuori dal palazzo” e ricordiamo a chi amministra quali erano gli impegni che aveva firmato con Rifondazione Comunista e la città.

Caro sindaco, non vi sono altre soluzioni per uscire dalle ripetute emergenze buche stradali che affrontare il problema alla radice e programmare la manutenzione radicale delle strade e dei servizi che corrono sotto le strade. Siamo stati noi, non lei, a chiedere che si asportasse lo strato di usura dell’asfalto ma questo ha senso se si mette in sicurezza da cedimenti la massicciata stradale, se si riportano a livello i tombini, se si è sicuri che quello che sta sotto la strada, le reti dei servizi, è in buone condizioni. Se è questo che lei intende per “dilettarsi nel proporre altre soluzioni a chi amministra i beni comuni” ci spieghi qual è la sua soluzione stante che, e l’abbiamo dimostrato, quella che i suoi tecnici percorrono ci lascia perplessi.

Quanto all’essere accusati di “non fare e non far fare” (accusa che riteniamo gratuita e infamante) le chiediamo di citare cosa le avremmo impedito di fare. Se si riferisce alla vendita di ATAF o all’appalto a soggetti privati del servizio per la raccolta dei rifiuti, le assicuriamo che ne siamo felici perché questo vuol dire, per noi, amministrare i beni comuni mentre quello che lei proponeva, per noi, è vendere i beni comuni (ricorda le bozze originali delle delibere sulla riorganizzazione delle aziende partecipate? Ricorda la cessione del 40% della proprietà?).

Ci permetta sindaco, e non se ne abbia, se le ricordiamo che il suo fare non ha ancora permesso di acquisire una sola casa al patrimonio comunale, fatta eccezione per i 16 improbabili alloggi di via Einaudi, mentre l’azione politica di Rifondazione ha permesso l’assegnazione di 45 alloggi derivanti dai piani integrati della legge Gozzini (oltre che contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive).

Non se la prenda sindaco se le ricordiamo l’inutilità di “Foggia Cartolarizzazione” e le nostre inascoltate richieste di scioglimento (ricorda quando ci rispose che le case comunali non si potevano vendere se non passando tramite una società veicolo?). Ci può dare i numeri? Quanto ha incassato Foggia Cartolarizzazione? Quanto ci è costata? Non avrebbe reso più soldi vendere l’appartamento che il comune ha in Napoli, vico di Porta Medina 30? Quanto ci costa mantenere questa proprietà (IMU e manutenzione stabile)? Quanto ci resta dai 2400 euro di affitto incassato?

Ci scusi, sindaco, se continuiamo a ricordarle che lei si era impegnato a costituire una nuova Amica ma, con il suo fare, stanno venendo meno le possibilità di mantenere l’impegno. Ci scusi se le ricordiamo i finanziamenti persi dalla sua amministrazione (ricorda gli 8 milioni per una macchina guasta al casello?), i ritardi nel fare il regolamento per l’affidamento degli impianti sportivi e il degrado di alcuni impianti (ricorda quelli di via Almirante?). Cosa ci dice della mancata consegna di 30 alloggi, a causa delle inadempienze della sua amministrazione, che il Consorzio Unitario Coop Casa doveva dare nel luglio 2011? Cosa ci dice dei 32 appartamenti per anziani? Sa che alcuni di loro sono deceduti aspettando queste abitazioni?

Fa bene, sindaco, a ricordare che abbiamo avuto in eredità, dalle precedenti amministrazioni, un comune economicamente disastrato (per questo il patto di discontinuità, ricorda?), che i debiti sono cominciati con le amministrazioni Agostinacchio e aumentati con l’amministrazione Ciliberti, ma perché ha tenuto nascosto il vero ammontare della debitoria? Perché non mai detto, sino all’adesione al “salva città”, che i debiti erano oltre i 240 milioni? Una cifra molto al di sopra dei 70 milioni stimati e impossibile da ripianare senza spremere le persone con aumenti di imposte e tariffe.

Le diamo atto, sindaco, che il suo fare ha rimesso i conti sotto controllo (abbiamo raggiunto il pareggio di bilancio nella spesa corrente al netto di cessioni e investimenti?), ma le ricordiamo che le condizioni di vita in città sono nettamente peggiorate, non solo per la crisi economica, ma anche per i posti di lavoro persi, per la mancanza di stimoli all’economia locale. Non se la prenda, sindaco, se continueremo a interessarci del bene della comunità (questo vuol dire amministrare i “Beni Comuni”), se continueremo a dar voce a chi voce non ha. Questo è l’impegno che abbiamo preso con i nostri elettori e lo vogliamo mantenere”.

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