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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Landella vieta l'utilizzo dell'acqua vicino le discariche: scintille e interrogativi sull'ordinanza

Rizzi, Sciagura e Cislaghi vogliono vederci chiaro sui motivi che hanno portato il sindaco ad emettere una ordinanza in tutta fretta. Ma Bruno Longo interviene e mette i "puntini sulle i" che parte da lontano, dalla passata Amministrazione

L’ordinanza del sindaco di Foggia, Franco Landella, sui divieti ratificati nell’area di Passo Breccioso (divieto assoluto di emungimento ed utilizzo, anche per soli fini irrigui e/o agricoli, dell'acqua sotterranea da tutti i pozzi privati provvisti di autorizzazione e da tutti i pozzi non autorizzati che si trovano entro il raggio di 1 chilometro dal perimetro delle discariche) porta uno strascico di interrogativi, dubbi e perplessità.

I primi ad alzare la mano e ad intervenire sulla questione sono i consiglieri comunali Vincenzo Rizzi e Marcello Sciagura, con Giorgio Cislaghi di Alternativa Libera: “Non eravamo né indovini né profeti quando, esattamente un anno fa, sollevavamo dubbi sulla situazione ambientale della zona delle discariche”.

I tre ricordano: “Non sono state prodotte perizie sui costi che si dovranno sostenere per la discarica esaurita che si vuole acquistare (la discarica ex Agecos), non è stata prodotta una relazione sulla situazione ambientale della zona come non è stato acquisito un parere preventivo sulla fattibilità dell’opera, ossia se tale opera sia possibile nel rispetto delle normative europee e nazionali”. Per la serie “Te l’avevamo detto”.

Rizzi, Cislaghi e Sciagura proseguono: “Oggi, come un anno fa, torniamo a chiedere qual è stata la ratio che ha guidato la maggioranza in Consiglio Comunale a votare per l’acquisto di una discarica dismessa senza avere la certezza che il progetto a cui veniva destinata andasse a buon fine? Si sapeva che non vi era traccia di una ricognizione ambientale, che mancava il monitoraggio della falda d’acqua, che non vi era traccia di una valutazione ambientale della zona e delle acque sotterranee. Perché nessuno ha proceduto anzitempo a fare la valutazione ambientale, che poi è stata chiesta dall’Amministrazione Provinciale, necessaria per sostenere il progetto?”.

Un attacco diretto, che non è rimasto solo, nè inascoltato. Non si è fatta attendere, infatti, la risposta di Bruno Longo, capogruppo de La Destra al Comune di Foggia, che prova a fare chiarezza: “L’ordinanza è un’azione posta a tutela della nostra comunità sulla base delle risultanze delle indagini previste e disposte da questa Amministrazione comunale nell’area sulla quale insistono le due discariche ex Amica. Dunque un lavoro finalizzato proprio a fare chiarezza sulla situazione della zona sotto il profilo ambientale. Un elemento che sembra sfuggire a chi non ha mai sollevato queste questioni nel passato e, per paradosso, lo fa quando l’Amministrazione comunale manifesta concretamente sul tema un’attenzione reale ed operativa".

Sottolinea il consigliere comunale di maggioranza: "La tempistica delle analisi disposte dall’Amministrazione comunale, infatti, descrive in modo esaustivo questo importante dato di natura politica. Oggi, così come un anno fa, Rizzi e Sciagura ignorano – o fingono di ignorare – che il Comune di Foggia non ha affatto acquistato la discarica ex Agecos. La delibera approvata in Consiglio comunale determinò l’acquisizione del suolo – che è cosa diversa – passaggio obbligatorio per l’ottenimento dell’autorizzazione necessaria al progetto per la messa in sicurezza dell’area di Passo Breccioso presentato dalla precedente Amministrazione comunale senza che il Comune fosse però in possesso del titolo di proprietà del suolo, oltre che di tutta una serie di atti utili a questo percorso".

Longo quindi taglia corto: "Bisogna attenersi ai fatti. E i fatti sono che l’attuale Amministrazione comunale ha dovuto acquisire il terreno su cui sorge la discarica ex Agecos per poter dar corso al progetto di messa in sicurezza dell’area, recuperando il ritardo e la sciatteria del recente passato e per rispettare un preciso obbligo contrattuale già in capo ad Amica SpA e di cui l’attuale Amministrazione comunale si è dovuta far carico; ha messo in campo un’attività di analisi, mai attivata prima d’ora, finalizzata a capire quale fosse la condizione ambientale della zona ed in particolare della discarica ex Agecos; nel momento in cui ha acquisito i risultati delle analisi con valori non conformi alle direttive di legge ha immediatamente emanato un’Ordinanza tesa ad impedire l’uso dell’acqua nella zona di Passo Breccioso".

Ancora, l'Amministrazione ha programmato ed è in procinto di avviare "importanti misure di prevenzione e di contenimento come il potenziamento delle operazioni di emungimento, raccolta, trasporto e smaltimento del percolato e l’inizio delle procedure per la copertura delle aree interessate. Da questo punto di vista salutiamo positivamente ogni approfondimento da parte della Magistratura utile a fare ulteriormente chiarezza sull’intera vicenda. L’attuale Amministrazione comunale, dal canto suo, sta mettendo in campo nel settore ambientale una mole di attività di cui non si è avuta notizia negli anni di governo del centrosinistra, nel corso dei quali sarebbe stata invece fondamentale proprio un’azione di questo tipo che però non è stata in alcun modo realizzata, contribuendo con ogni probabilità proprio a determinare la situazione attuale, rispetto alla quale l’attuale Amministrazione comunale sta operando con impegno, serietà e senso di responsabilità".

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