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Nervosismo in Comune, commissario "spazientito" dalle domande dei professionisti per Foggia: "E' andato via senza salutare"

Il racconto del portavoce del coordinamento delle associazioni per la rinascita della città di Foggia, che ieri ha incontrato in Comune il commissario Giangrande: "Siamo delusi e rammaricati per le mancate risposte"

Sarebbe terminato senza i saluti, men che meno le risposte ad alcune domande, dopo poco più di un'ora, l'incontro avvenuto ieri 8 marzo tra il coordinamento delle associazioni per la rinascita della città di Foggia e il commissario Giangrande. Eppure, stando al racconto del coordinamento guidato da Walter Mancini, fino a quel momento uno dei tre componenti della commissione straordinaria non si era sottratto alle richieste di delucidazione dell'associazione composta dai professionisti della città. 

Attraverso una nota stampa raccontano come si sarebbero svolti i fatti: dapprima -.alla richiesta del portavoce Nino Abate sul progetto 'strada per strada' da tre milioni e 255mila euro i cui lavori dovrebbero concludersi entro dicembre, Giangrande avrebbe snocciolato l’elenco dei progetti già fatti evidenziando che vi sarebbe traccia sull'Albo Pretorio. "Giangrande ha riferito che il censimento delle strade e dei marciapiedi da ripristinare è stato fatto dai tecnici. Ma sono stati presentati i progetti per la rigenerazione urbana, le scuole, le palestre delle periferie, le ciclovie, e molti progetti erano già stati elaborati dalla amministrazione Landella. E siamo ancora nel libro dei sogni. Giangrande ha lamentato la situazione disastrosa in cui ha trovato il Comune e gli uffici comunali, deprivati di personale, e tuttavia ha detto che il deficit che deriva dal ‘Salvaenti’ è stato già ridotto a 6 milioni di euro, con tre anni di anticipo. Il Bilancio promesso ad aprile dovrebbe chiarire qualcosa di più".

Fin qui tutto nella norma, sennonché il clima sarebbe improvvisamente cambiato quando al commissario è stato chiesto come mai non era stato previsto nulla per il centro e per il centro antico. "Gli è stato proposto di agire con provvedimenti di estrema urgenza per alcune zone realmente pericolose per l’incolumità fisica dei cittadini, in modo da soddisfare un interesse immediato e visibile per i cittadini che rischiano davvero di cadere e di essere investiti. E non basta incrementare il Fondo Rischio Contenzioso da 20mila a 180mila euro, con la spada di Damocle della Corte dei Conti. Mentre si discuteva di ciò, cadeva un palo di acciaio a via Manfredonia, incrocio viale Fortore, senza produrre danni a persone o auto, per pura fortunata coincidenza" si legge. 

Sempre secondo il resconto fatto dal coordinamento, l’ing. Marco Nicastro avrebbe ricordato al commissario quali fossero i punti all’ordine del giorno - strade e marciapiedi dissestati - ed evidenziato l'opportunità dei finanziamenti Pnrr. L’avv. Gianfranco Corsini avrebbe poi elencato le criticità del centro storico e chiesto interventi necessari e immediati. "Il commissario, insofferente, era già sul piede di partenza. Il presidente del coordinamento Mancini non ha avuto il tempo di proporre interventi mirati e di urgenza", che Giangrande - "già spazientito per un accenno all’Università del dott. Faleo" avrebbe abbandonato l’aula senza nemmeno salutare. "Il coordinamento, deluso e rammaricato per le mancate risposte, ha già richiesto un nuovo incontro per discutere delle criticità elencate con calma e competenza, senza minestroni propinati per non affrontare i temi uno per volta con chiarezza".

 

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