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Scuolabus con mediatori culturali, sì o no? "Separare per etnia è discriminazione"

Marcello Sciagura, Vincenzo Rizzi e Giorgio Cislaghi puntano il dito contro contro l’assessore Erminia Roberto. Pietra dello scandalo è il servizio Scuolabus con annesso servizio di mediazione culturale

Questa volta il dito accusatorio del trio Marcello Sciagura, Vincenzo Rizzi e Giorgio Cislaghi (i primi due consiglieri comunali, il terzo per Alternativa Libera Foggia) è puntato contro l’assessore Erminia Roberto. Pietra dello scandalo è il servizio Scuolabus con annesso servizio di mediazione culturale”. Tuonano, infatti, i tre: “Separare in base all'etnia è discriminazione razziale”.

Poi spiegano nella nota congiunta: “La gara d’appalto per il ‘servizio di mediazione culturale e accompagnamento’ da aggiungere al servizio di scuolabus, atto scritto il 9 luglio, è stata chiusa il 7 ottobre dopo che è andata deserta in prima istanza, ben dopo l’inizio dell’anno scolastico 2015/2016. E tace l’assessora sul fatto che ci sono due servizi di scuolabus: il primo senza mediatori culturali (che trasporta un bambino a scuola prelevandolo dalla “zona container” del campo di borgo Arpinova, strada per La Rocca); il secondo, con mediatori culturali, destinato al trasporto dei bambini di etnia rom molti dei quali sono di nazionalità italiana, figli di rom italiani da generazioni”.

“Prevedere due servizi di scuolabus destinati al trasporto separato dei bambini in base all’etnia di appartenenza, è discriminazione razziale”, ribadiscono. “L’interruzione di pubblico servizio si può configurare per il mancato servizio di scuolabus per i bambini di etnia Rom dall’inizio della scuola fino al giorno in cui, anche per loro, lo stesso servizio è cominciato ricordando, invece, che per i bambini di etnia diversa da quella Rom il servizio è regolarmente cominciato il primo giorno di scuola. Per eliminare ogni ombra di dubbio sull’attenzione prestata all’integrazione, quando di questa ci fosse bisogno, può spiegarci l’Assessora perché il servizio scuolabus, per i bambini Rom, è finanziato con residui di bilancio 2010 e 2011 e non con fondi del bilancio corrente 2015?

Ancora, ribattono decisi: “Mente l’assessora sulle reali condizioni del campo di baracche e container, condizioni che conosce bene da tempo, perché con una “richiesta di incontro operativo” del 4 febbraio 2015 l’Assessora e il dirigente del Servizio Sociale e Prevenzione hanno esposto al sindaco Landella quali sono le condizioni del Campo”, chiedendone la pulizia generale del campo (tale richiesta rimase inevasa). “Ci uniamo alla richiesta di sapere che fine hanno fatto i 235.000 euro dei bilanci dal 2011 al 2013, somme destinate alla conduzione ordinaria del Campo, perché gli interventi richiesti sono ancora in sospeso mentre le condizioni del Campo peggiorano di giorno in giorno”

Sciagura, Rizzi e Cislaghi martellano la Roberto: “Può spiegarci con quali modalità è svuotato il “pozzo nero” che spesso trabocca liquami? E’ a conoscenza che il contratto con chi deve svuotarlo è scaduto da giugno 2014? Vogliamo ricordare all’Assessora che prima di intervenire con comunicati stampa abbiamo più volte cercato di sensibilizzare i suoi uffici e che il problema era stato sollevato anche con una interrogazione in Consiglio comunale. Questi tentativi non hanno sortito alcun effetto forse anche per la risposta tranquillizzante che è stata data all’interrogazione ed è per questa che la invitiamo a visitare il Campo, saremo disponibili a farle da chaperon perché noi al campo andiamo senza la scorta armata della Polizia Municipale”.

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